"Il presidente del Consiglio deve capire che sulle riforme costituzionali e sulla legge elettorale il Parlamento ha i suoi diritti di discutere e correggere". Lo ha detto Massimo D'Alema parlando alla convention della minoranza del Pd.
"Nessuno toglierà a lui il merito di aver rimesso in moto questo processo, anche se la legge elettorale verrà fuori un pò meglio di come è nata, anche perchè era fortemente condizionata dall'impronta berlusconiana. L'ha scritta Verdini, non veniva fuori da un circolo di riformatori illuminati", ha spiegato D'Alema.
Parlando di "dubbi costituzionali" e aspetti di "scarso buon senso", il presidente della Feps ha sottolineato: "Essendo la legge elettorale nata per costringere la destra a mettersi attorno a Berlusconi porterebbe all'assurdo che dieci liste con 4,4% vincono e non hanno diritto di entrare in Parlamento. E' giusto rivederla in Parlamento, anche perchè nel frattempo la situazione politica è cambiata".