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M5S: Grillo 'scomunica' Pizzarotti, ira per contatti tra sindaco e dissidenti

08 aprile 2014 | 17.38
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Voci di uno strappo imminente, di una fazione di grillini delusi pronti a partire alla volta della Casaleggio associati per affrontare di petto la questione, minacciando il divorzio. A capo della delegazione di malpancisti, il sindaco di Parma Federico Pizzarotti, il nome forte da spendere sul tavolo del guru del Movimento. Vere o meno che siano, sarebbero queste le voci che, in questi giorni, hanno raggiunto i vertici del M5S, mandando Beppe Grillo su tutte le furie. Da qui, a quanto apprende l'Adnkronos, la decisione del leader dei 5 Stelle di 'scomunicare' il primo cittadino parmense, reo di essere oltretutto in contatto, secondo alcuni, con gli espulsi 5S pronti a fondare un Movimento 'degrillizzato'.

Da qui la stilettata di Grillo per Pizzarotti, alias Capitan Pizza. Eppure "Beppe ha premuto troppo sull'acceleratore - assicura un deputato dissidente - qui fino alle europee non si muove una foglia, è calma piatta. Pizzarotti è persona intelligente, non si brucerebbe mai prima di vedere come vanno a finire le cose". Vito Crimi, senatore M5S ed ex capogruppo, esclude che il primo cittadino di Parma possa capitanare, ora o in futuro, un drappello di delusi. "Beppe rimbrotta e fa solo il suo ruolo - dice - ci ricorda ogni giorno la nostra storia, da dove siamo venuti e dove vogliamo arrivare. Alle europee poi ci giochiamo tutto, non sono ammessi errori e sbavature".

Crimi getta acqua sul fuoco. "Non l'ho ancora letto ma i messaggi di Grillo hanno quello stile - dice - noi lo conosciamo, anche Federico, e saprà interpretare il post per quello che è. Non un attacco", ma più una ramanzina. Non è dello stesso avviso Walter Rizzetto, deputato considerato una delle voci critiche del Movimento: "Beppe è uno che agisce di pancia e lo ha fatto anche oggi. Certo, se fossi Pizzarotti non la prenderei bene...".

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