''Io sono l'ultimo presidente del Consiglio che è stato eletto dal popolo...'' Lo dice Silvio Berlusconi chiudendo ad Arborea, in Sardegna, la campagna elettorale del governatore Ugo Cappellacci.
''A Renzi faccio gli auguri di tutto cuore ma questo - sottolinea - non significa che ciò che sta accadendo sia da iscrivere in ciò che può accadere in una democrazia perché o il potere è democratico o non è democrazia''.
''Noi siamo qui a guardare quasi stupefatti quel che accade - continua -. Monti, Letta, Renzi, sono tre governi non eletti dai cittadini attraverso regolari elezioni'', afferma Berlusconi, che tuttavia dice di stimare il sindaco di Firenze: ''E' una persona intelligente, non è di scuola comunista''.
Commentando la caduta dell'esecutivo, il leader di Fi osserva: ''Il governo Letta sembrava eterno. Improvvisamente, senza avviso, si è radunata la segreteria del Pd e si è deciso che il signor Letta e il suo governo venivano sfiduciati, dovevano andare a casa. Tutto questo è stato deciso da un sindaco di una piccola città, bella, ma che non arriva a 500 mila abitanti''.
Poi, parlando del caso Napolitano-Monti scoppiato con la pubblicazione delle anticipazioni del libro di Alan Friedman, Berlusconi sottolinea: ''Abbiamo scoperto in questi giorni che già dal mese di giugno del 2011 il capo dello Stato riceveva più volte al Quirinale il professor Monti e Passera stendeva su sua richiesta un programma economico. Quello fu un colpo di Stato''.
''Era successo - spiega il Cavaliere - che è andata male la manovra del 2010'', realizzata attraverso Gianfranco Fini e la nascita di Fli e ''si perseverò nella direzione di farci fuori con questa manovra del 2011. E allora? Fu colpo di Stato. E' stato il terzo-quarto colpo di Stato nei vent'anni di guerra che la sinistra ci ha mosso contro''.
Berlusconi si dice convinto che alle prossime elezioni Forza Italia vincerà da sola. Dobbiamo puntare al 37%, sottolinea. E, parlando delle future alleanze, si sofferma sul rapporto con Ncd di Angelino Alfano. ''Siccome tengono alle poltrone, se dovessimo andare al voto in coalizione, questi qui dovremo riprenderceli vicino...'', dice il Cavaliere.
Secondo il Cavaliere i parlamentari del Nuovo centrodestra rischiano di essere tagliati fuori da ogni gioco, all'improvviso. Chi ha voluto la scissione, ritagliandosi questo ruolo, potrebbe alla fine essere buttato fuori con ''una pedata...'', dice il leader di Fi mimando con la gamba il gesto di un calcio.
''Ho visto un po' di programmi della sinistra - continua -. Niente da fare: questi signori non hanno ancora imparato come si fa a far avanzare l'economia e a promuovere la crescita. Hanno dei progetti che sono deleteri per tutto''.
''La sinistra vuole una patrimoniale di 80-100 miliardi da far pagare a tutti, anche a coloro che hanno una piccola casa'', aggiunge.
Poi, parlando di Cappellacci, afferma: ''Non c'è bisogno di convincerli, sono già convinti, sanno già chi votare...''.
Dal palco del comizio ad Arborea, Berlusconi ricorda un incontro che ebbe nel '94 con Francesco Cossiga: ''Mi sconsigliò di scendere in politica, perché non avevo una dote necessaria per fare politica, la cattiveria...''. Il Cavaliere prende spunto dal suggerimento dell'ex presidente della Repubblica per punzecchiare Michela Murgia, avversaria di Cappellacci per la corsa alla presidente della Regione: ''Quando sono sceso in campo, Cossiga mi rimproverava di essere troppo buono. Bene, dovrò prendere lezioni di odio dalla signora Murgia...''.
''Mi sono fatto dare una copia del programma della signora Mu...Mu.. come si chiama, ah, sì Murgia... Ha già designato i suoi assessori e si è tenuta per sé l'assessorato ai Trasporti. La signora Murgia, oltre alla presidenza, terrà per sél'assessorato ai Trasporti? - si chiede il Cav -. Mi hanno detto che da piccola amava giocava coi trenini, bisogna far tesoro delle proprie esperienze giovanili''.
