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Fuori dimissionari M5S, altri pronti a addio

06 marzo 2014 | 21.27
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Fuori dimissionari M5S, altri pronti a addio

Roma, 6 mar. (Adnkronos/Ign) - Beppe Grillo sceglie la linea dura nei confronti dei cinque senatori del M5S che avevano rassegnato le dimissioni in segno di protesta per l'espulsione di quattro colleghi. I dimissionari - Alessandra Bencini, Laura Bignami, Monica Casaletto, Maria Mussini e Maurizio Romani - sono fuori dal Movimento, scrive il leader del Movimento sul suo blog.

Il loro gesto, si legge, ''non è stato motivato da particolari situazioni personali, familiari o di salute, come solitamente avviene in questi casi, ma come gesto politico in aperto conflitto e contrasto con quanto richiesto dal territorio, stabilito dall'assemblea dei parlamentari del M5S, confermato dai fondatori del M5S e ratificato dagli iscritti certificati in Rete, in merito ai quattro senatori espulsi".

"E' stato loro chiesto - prosegue Grillo - se confermassero o meno la propria posizione e l'hanno ribadita. I senatori dimissionari si sono pertanto isolati dal MoVimento 5 Stelle e non possono continuare ad esserne rappresentanti ufficiali nelle istituzioni. Sono fuori dal M5S".

Le nuove espulsioni decise da Grillo agitano il gruppo di Palazzo Madama: altri 'dissidenti', a quanto apprende l'Adnkronos, starebbero pensando di lasciare il movimento, si tratterebbe di 4-5 senatori anche se "il numero di scontenti è molto più ampio".

Gli ultimi cinque spulsi prendono comunque parte alla riunione dei senatori stellati, già decisa mercoledì che, però, non è stata trasmessa in rete: sono entrati tutti insieme. Tra loro, la senatrice toscana Bencini è entrata in lacrime nell'aula della X commissione. "Voglio andare a casa. Tutti a casa? Io a casa!", ha detto Bencini, rispondendo ai cronisti che le chiedono se sia disposta a ripensare alle dimissioni dopo la proposta della collega Laura Bottici di ritirare le dimissioni rivedendo insieme le regole.

Quella di Grillo "è una decisione e ognuno ha diritto di dire la sua. Certo -ammette- devo metabolizzarla perchè forse questo affondo non me lo aspettavo". Quanto al suo futuro politico, "ritorno da dove sono venuta -ribadisce- finchè sarò qui continuerò a lavorare portando avanti le idee che abbiamo e che comunque restano". La senatrice ormai ex M5S assicura poi di non aver mai ricevuto minacce e, riguardo alla lettera con proiettili indirizzata a senatori Lorenzo Battista e Luis Alberto Orellana, dice: "Non credo provengano da persone del movimento o da attivisti".

"Qui dentro ci sono persone che si sentono in guerra. Bene, oggi ci sono i caduti" ha detto dal canto suo la senatrice Mussini, espulsa oggi da Grillo. "Non ne posso più di sentire parlare di soldi. Ho rassegnato le dimissioni per ragioni che da oggi appaiono ancora più evidenti. Da quando si è iniziato a parlare di espulsioni -ha denunciato- non c'è stato un momento di riflessione, ha preso solo piede l'idea: 'il treno è partito, ora liberiamoci di tutti'".

Per la senatrice si è ormai attivata "una dinamica pericolosa, distruttiva della nostra azione" l'idea che ha preso piede nel gruppo, ha lamentato, è quella del 'ci siamo liberati dei quattro che rompevano i c..., ora liberiamoci degli altri cinque'. "Noi rappresentiamo quella componente sana del Movimento 5 Stelle che è giusto vada avanti. Non passiamo ad altro gruppo, assolutamente no", ha detto i lasciando la riunione.

Anche Monica Casaletto non è tentata da ripensamenti: "Non ritiro le dimissioni", conferma inseguita dai cronisti lasciando l'assemblea dei senatori M5S e sbattendo la porta scura in volto. A chi le domande se altri senatori siano in procinto di lasciare, risponde secca: "Io parlo solo per me e non ritiro le dimissioni". Stessa linea per Maurizio Romani

Lorenzo Battista, uno dei 'cacciati', commentando a caldo le nuove espulsioni dichiara: "Beppe Grillo Highlander! Resterete tu e Roberto. Ottima prova di democrazia". E "tra un po' faremo due gruppi da 10", scrive in un tweet.

"Alla fine avranno difficoltà ad organizzare una briscola" afferma il senatore Francesco Campanella, espulso nei giorni scorsi. "Ma se i 5 stelle fedeli allo staff diventano meno di 10? Vanno loro al gruppo misto?", aggiunge ironico.

Per la senatrice Adele Gambaro, una delle prime espulse, ''la situazione è addirittura peggiorata. Prima quanto meno c'erano delle regole stabilite e scritte, ora invece gli ultimi espulsi non hanno nemmeno avuto un assemblea che decidesse" sul cartellino rosso "né tantomeno il voto della Rete. E' questa la novità".

Sul blog di Grillo gli attivisti sembrano divisi. "Potrei sapere - chiede Simone insieme a tanti altri attivisti - per quale motivo questa decisione non è stata sottoposta al vaglio di tutti gli iscritti a differenza della precedente espulsione?". Stando ai commenti, quel che brucia di più è la mancata consultazione della base, chiamata finora a esprimersi con il voto quando si tratta di espulsioni.

Non mancano poi le critiche e qualche insulto indirizzato ai 5 senatori ormai fuori dal Movimento: "parassiti", "ladri", magnaccia" e "Giuda", tra le ingiurie indirizzate a Bignami e gli altri.

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