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Napolitano: domani ufficio presidenza comitato, La Russa media sui tempi

05 febbraio 2014 | 16.03
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Domani alle 13.30 ci sara' l'ufficio di presidenza del comitato parlamentare per i procedimenti di accusa che oggi ha iniziato l'esame della richiesta di impeachment targata M5S contro il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Poi si fisserà una giornata, forse già lunedì prossimo, per proseguire con i lavori, probabilmente una giornata conclusiva. Il dibattito ha avuto inizio con un braccio di ferro sui tempi che ha visto il presidente del Comitato, Ignazio La Russa, nei panni del mediatore.

Ad accendere il dibattito l'intervento di Enrico Buemi, del Psi, che ha sostenuto che sarebbe "dannoso per gli interessi nazionali" soffermarsi sulla questione: "non dico di procedere celermente, ma se ci sono le condizioni per chiudere facciamolo". Pronta la risposta della deputata 5 Stelle Giulia Grillo: "quando si parla di 'danni per il Paese' - ribatte - si fanno delle valutazioni assolutamente soggettive, queste non possono essere utili per decidere se accelerare o decelare il dibattito". Anna Rossomando, del Pd, propone una nottura domani, a partire dalle 20. "Quando si discute di pratiche istituzionali - dice - c'è l'esigenza di approfondire ma anche di agire tempestivamente", e in questo caso "parliamo della più alta carica dello Stato". Per questo, l'esponente dem propone di concludere i lavori del comitato "al massimo nella serata di domani".

Per Carlo Giovanardi, di Ncd, i tempi per procedere celermente ci sono di fronte a capi d'accusa "risibili e di cui denuncio sin da adesso la pochezza e la inconsistenza". "Vorrei che la parola tempestività - puntualizza il 5 Stelle Vito Crimi - non si traducesse in superficialità, con prese di posizioni già costituite". Ma Marco Di Lello, del gruppo Misto, assicura che negli "ultimi 11 anni, ovvero dal 2002 ad oggi, i lavori del comitato si sono prolungati per 20 minuti al massimo, dunque si può prevederne la conclusione nella serata di domani". Brusii si levano dalle file dei 5 Stelle. La Russa chiarisce: "non ho intenzione di strozzare il dibattito, ma non voglio interventi squisitamente dilatori. La proposta di lavorare in notturna non è accoglibile perché non voglio drammatizzare" la vicenda. "Ci sta, inoltre - aggiunge - che i colleghi dei 5 Stelle vogliano intervenire tutti". (segue)

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