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Grillo contro Dudù: “Va affidato alla vivisezione”. Ira di Pascale: “Per lui ammazzare non è reato”

16 maggio 2014 | 19.51
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La frase del leader M5S durante il suo comizio a Pavia fa infuriare Pascale: “Per lui ammazzare non è reato”. Brambilla: “Un messaggio bruttissimo, che non fa ridere’’. Lav: “Stupiscono le sue parole”. La controreplica dell’ex comico: “Io da sempre contro la vivisezione”

Grillo contro Dudù: “Va affidato alla vivisezione”. Ira di Pascale: “Per lui ammazzare non è reato”

Ancora una volta Dudù fa parlare di sé. Stavolta il barboncino di casa Berlusconi è caduto nel mirino di Beppe Grillo, che ieri, in un comizio a Pavia, ha chiesto di affidare il cagnolino di Francesca Pascale alla “vivisezione”.

La frase del leader M5S ha subito scatenato la reazione di Forza Italia, in particolare degli esponenti animalisti del movimento azzurro. A cominciare dall’ex ministro Maria Vittoria Brambilla, che avverte: “E’ un messaggio bruttissimo, che non fa ridere, mi meraviglia molto’’.

Dalla sua pagina Facebook Brambilla tuona: “Il leader del Movimento 5 Stelle fa propaganda alla vivisezione e mostra di non sapere neppure che cosa sia l’amore per gli animali. D’altra parte l’ha detto chiaramente, nel suo comizio di ieri a Pavia, che ‘detesta quei cagnetti’. Così ha offeso i sentimenti di milioni di italiani, non solo dell’86 per cento contrario alla vivisezione, ma in particolare di tutti quelli che convivono con un animale domestico e lo considerano come un componente della famiglia, delle persone anziane alle quali un cagnolino dà compagnia, dei bambini a cui dà gioia’’.

Dura la replica della compagna del Cav, Pascale, che con una dichiarazione al ‘Corriere del Mezzogiorno’ ironizza così: “E’ una notizia che Grillo sia favorevole alla vivisezione. Non è una notizia che per lui ammazzare non sia un reato’’.

Per Micaela Biancofiore (Fi) ”è a dir poco vomitevole e sconcertante la bassezza alla quale riesce ad arrivare Grillo per grattare qualche voto dei pochi che odiano gli animali. Scatenare violenza anche verso il cagnolino del Presidente, Dudù, è quanto di più volgare e cruento abbia mai ravvisato in politica, al limite della camicia di forza”.

Daniele Capezzone (Fi) twitta: ”Dudù. L’importante è che non salga mai in macchina con Grillo. Dal comico battuta che non fa ridere: è uscito al naturale”.

Da Facebook il fondatore dei comitati Bobi (Boicotta il Biscione), Gianfranco Mascia dice: “Nella mia vita, non avrei mai pensato minimamente di dover difendere un membro della famiglia Berlusconi. Ma la frase di Grillo su Dudù (...va vivisezionato) non mi sembra degna di una persona intelligente”.

Sorpreso Gianluca Felicetti, presidente della Lega anti-vivisezione (Lav) che all’Adnkronos Salute commenta: “Siamo doppiamente stupiti per queste affermazioni da parte di Beppe Grillo. Primo perché non si può e non si deve augurare la morte, tantomeno sotto tortura, a nessuno, nemmeno ai cani che si ritengono essere amati solo come oggetto. Secondo, perché Grillo si è notoriamente e pubblicamente schierato contro la vivisezione, dunque non può e non deve nemmeno per scherzo augurarla a nessun animale . Compreso Dudù”.

La controreplica di Grillo: “Io da sempre contro la vivisezione”. ’’Sono da sempre contro la vivisezione, sono molto affezionato al mio cane Delirio e auspico una partito-vivisezione attraverso la democrazia’’, ha scritto su twitter, a polemica aperta, Beppe Grillo.

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