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Pizzarotti: “M5S sconfitto, facciamo autocritica o rimarremo relegati all’opposizione”

27 maggio 2014 | 17.13
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Il sindaco di Parma: “Se vogliamo di più per noi e per il paese, dobbiamo dimostrare di più. Anche partendo dai nostri errori”. Grillo: “Abbiamo perso ma andiamo avanti”. E cita De André: “Grideremo ancora più forte”

Pizzarotti (Infophoto) - INFOPHOTO
Pizzarotti (Infophoto) - INFOPHOTO

“Una sola cosa c’è da dire: alle Europee il Movimento è stato sconfitto, ed è da qui che ripartiremo con maggiore slancio e più forti di prima. Ma dobbiamo dircelo e dobbiamo riconoscerlo. C’è il tempo delle vittorie e dei successi, ma c’è anche il tempo della sconfitta e di una doverosa autocritica”. Così su Facebook il sindaco di Parma, Federico Pizzarotti (M5S), commenta il risultato del Movimento alle Europee.

“Non dobbiamo essere quelli che ‘danno la colpa agli altri’, ma quelli che ‘possono fare diversamente’. O facciamo autocritica per crescere - sostiene - o rimarremo relegati all’opposizione. Per un Movimento giovane il risultato è già un successo, ma se vogliamo di più per noi e per il paese, dobbiamo dimostrare di più. Anche partendo dai nostri errori. Siamo partiti sapendo che sarebbe stato difficile, ed è in momenti come questi che non dimentico che per costruire qualcosa si parte dai singoli mattoni”.

Walter Rizzetto, deputato M5S considerato tra le voci più critiche del Movimento, dice all’Adnkronos: “Pizzarotti ancora una volta si è mostrato persona ragionevole, coerente e che ha cuore le sorti del M5S. Non ascoltarlo significherebbe andare avanti con il paraocchi e non analizzare pro e contro rispetto al voto. Ma attendiamo cosa ci indica la nostra comunicazione”.

Scettico sul processo di autocritica che i 5 Stelle dovrebbero avviare l’ex senatore grillino Lorenzo Battista, per il quale la debacle del M5S all’europee “è solo l’inizio del declino: o si cospargono il capo di cenere o è la fine per i 5 Stelle”. “Non l’hanno mai fatta finora, dubito inizino ora. Possono restituire anche 5 milioni di euro al mese, ma se non fanno nulla per cambiare non hanno futuro”, aggiunge.

Per Tommaso Currò, deputato del Movimento 5 Stelle, “si sono utilizzati dei toni che hanno emarginato una componente dei deputati che avrebbe potuto portare una credibilità diversa. Io, che ho una mentalità più autonoma, sono fuori da un anno. A questo punto si prenda atto che si vuole un clan e si costruisca un clan, non un partito”.

Beppe Grillo sul blog ha illustrato la squadra dei 5 Stelle che volerà a Bruxelles. “I dati definitivi del ministero dell’Interno - si legge - dicono che il MoVimento 5 Stelle è stato votato da 5.807.362 di italiani, il 21,15% dei voti validi che valgono un totale di 17 seggi al Parlamento Europeo. Non era mai successo che una forza politica che si presenta alle elezioni europee per la prima volta ottenesse un risultato così importante”.

“Gli eletti sono 17, hanno un’età media inferiore ai 36 anni e sono 9 donne e 8 uomini. Siamo oltre le quote rosa - fa notare - Sono giovani, laureati, imprenditori e liberi professionisti, c’è chi ha il master, chi un Phd, chi ha due lauree, chi parla due lingue e chi ne parla tre o quattro. Tutti sono incensurati e sconosciuti alla procure”.

Il gruppo parlamentare del MoVimento 5 Stelle alla Camera precisa: ‘’E’ sbagliato affermare che abbiamo perso quasi 3 milioni di voti. Considerando un’affluenza alle Europee attorno al 58% contro il 75% delle Politiche dell’anno scorso, è come se avessimo perso poco meno di un milione di voti. Comunque è un calo, ma non l’emorragia di cui si favoleggia’’.

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