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Renzi, tour in quattro tappe al Sud. Il premier: "No alla rassegnazione"

14 agosto 2014 | 11.56
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Il premier a Napoli, Reggio Calabria e poi in Sicilia: "Anche la Germania fa -0,2%". Il tweet: "A Ponticelli una startup che è all'avanguardia mondiale". Su Termini Imerese: "Non fare più macchine qui sarebbe una sconfitta". Mercoledì la visita ai cantieri dell'Expo poi il saluto al Papa in partenza: "Incontro con Draghi? Tutto ok, Italia non è un osservato speciale''

Renzi, tour in quattro tappe al Sud. Il premier:

"Il governo c'è e se sbaglia lo ammette e riparte", quindi no alla "rassegnazione". E' questo il messaggio che Matteo Renzi ha rivolto alla classe dirigente nel suo viaggio in quattro tappe al Sud.

E' iniziato intorno alle 9, con la visita all'azienda K4A spa Knowledge for aviation a Napoli, il tour del presidente del Consiglio. Sempre a Napoli, alle 10 la firma del protocollo d'intesa 'Bonifica del Sin di Bagnoli-Coroglio' presso la Fondazione Idis-Città della Scienza. "Per settimane abbiamo sentito parlare scenari inquietanti sull'Italia perché abbiamo fatto -0,2% - ha detto Renzi nel suo intervento alla Città della Scienza - Oggi è arrivato il dato che anche la Germania fa -0,2. Io farei a cambio volentieri, in termini di dimensioni economiche, con la situazione della Germania che è certamente più forte della nostra. Non è la percentuale dello '0 virgola' che mi preoccupa, l'ho sempre detto, ma a preoccuparmi è il clima di rassegnazione che c'è nella classe dirigente che dice 'tanto le cose non cambieranno mai'".

Quindi la classe dirigente del Sud "deve uscire dalla cultura della delega e della rassegnazione". E "niente alibi: il governo c'è e se sbaglia lo ammette e riparte - ha aggiunto il presidente del Consiglio - il governo può sbagliare ma non scappa". "Oggi l'Italia è nelle condizioni di poter essere, nei prossimi anni, la guida dell'Europa - ha aggiunto il premier -. Facendo le riforme che deve fare l'Italia è nelle condizioni di poter trascinare l'Europa fuori dalla crisi. Ho sentito dire 'vediamo cosa ci dice l'Europa...' E' esattamente il contrario: è l'Europa che si aspetta una carica, una spinta".

Renzi ha poi reso noto, in occasione della sua visita a Napoli, che ha accettato l'invito del sindaco De Magistris "a stare a Scampia per qualche ora, dopo la vicenda di Ciro Esposito". Il premier si recherà nella zona nelle prossime settimane.

Altra tappa del premier a Reggio Calabria, per un incontro in prefettura in tarda mattinata. Al suo arrivo lo attendevano un centinaio di persone che stanno svolgendo lavori socialmente utili e i percettori degli ammortizzatori sociali che temono la mancata copertura finanziaria. "Ci sono dei segnali - ha precisato Renzi riferendosi agli ultimi dati della produzione industriale - che ci dicono che l'Italia non sta messa peggio di altri Paesi europei ma l'Italia ha uno spazio di miglioramento se completerà il percorso delle riforme che abbiamo iniziato. Spendere bene i fondi europei è centrale. Quanto vale - ha domandato Renzi - sul Pil di una regione come la Calabria un'operazione da 200 milioni di euro? Se spendessimo bene i soldi la Calabria avrebbe l'incremento di un punto di pil".

Renzi ha poi elencato i vari temi affrontati nel corso dell'incontro che si è svolto mercoledì sera con il capo di Stato. "Con il presidente Napolitano c'è stato un incontro a 360 gradi su tutte le numerosissime questioni aperte, sullo scacchiere interno e internazionale. C'è la vicenda Ucraina-Russia, la vicenda siriana e irachena con il martirio dei cristiani e delle minoranze etniche - ha detto -. C'è il grande tema della Libia con l'Italia che è l'unico Paese a tenere aperta l'ambasciata e c'è infine la drammatica questione del Medio Oriente". "Al Consiglio europeo del 30 agosto - ha proseguito Renzi - ascolteremo le indicazioni di Juncker sulla formazione della Commissione. C'è poi la questione economica dell'Europa che, come si è chiarito con i dati sul pil della Germania, non riguarda solo l'Italia ma l'intera eurozona".

In Sicilia, Renzi si è recato a Gela per un incontro con amministratori locali e rappresentanti dei sindacati.

Tappa finale a Termini Imerese con amministratori locali e rappresentanti dei sindacati dello stabilimento Fiat. "Non fare più macchine a Termini Imerese sarebbe una sconfitta, in questi 4 mesi bisogna affrontare il tema dello stabilimento", ha affermato il presidente del Consiglio. Se "c'è una proposta vera si vanno a vedere le carte", ha sottolineato.

C'è un interesse dell'impresa cinese automobilistica Brilliance ad investire in Italia, va verificato se questo potrà avvenire a Termini Imerese, ha affermato il presidente del Consiglio. "E' un contatto che abbiamo aperto nella visita che ho fatto in Cina il 10 di giugno - ha spiegato il premier - è un'ipotesi". "Il giorno chiave è il 16 ottobre, perché verrà in Italia il primo ministro cinese. Ce la giochiamo".

A proposito dell'articolo 18, Renzi è tornato a dire che è "un dibattito ideologico e inutile a cui non voglio partecipare, sono interessato a creare posti di lavoro, no ai chiacchiericci politici che non servono a niente".

Le regole del lavoro si fanno "pensando a cambiare le garanzie non ad abolire le garanzie", ha sottolineato.

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