E' successo domenica sera, a nord delle coste libiche. Sono stati salvati 364 migranti, le condizioni meteo sono peggiorate ma le operazioni vanno avanti
Continuano, nonostante il peggioramento delle condizioni meteo, le ricerche dei dispersi del peschereccio che, ieri sera, a nord delle coste libiche si è capovolto con un numero elevato di migranti. Sei le salme già recuperate.
L'intervento del pattugliatore Foscari, della corvetta Fenice, della CP 904 e della nave mercantile Burbon Orca ha permesso di soccorrere e portare in salvo circa 364 migranti presenti in mare al quale erano stati lanciati i salvagente dall'elicottero intervenuto per primo.
Centri pieni nel trapanese - Gli ultimi immigrati, 244 persone, di cui 101 minori, sono approdati domenica notte a Trapani, trasferiti da Licata nell'agrigentino, dove erano sbarcati dopo essere stati soccorsi nel Canale di Sicilia. Un arrivo che fa salire a 2.279 i migranti ospiti nei centri straordinari per l'emergenza sbarchi: 33 tra Ipab, hotel, sedi di cooperative ed associazioni, messi a disposizione nei comuni del trapanese per dare ospitalità ai migranti in fuga da guerre e povertà. I posti ancora disponibili sono 21. Pieno anche il Cara di Saligrande, dove sono ospitate 263 persone a fronte di una capienza massima di 260 posti. Nel Cie di Milo, invece, ci sono attualmente 40 extracomunitari.
"Le strutture sono più che piene - spiegano all'Adnkronos dalla Prefettura di Trapani -. La maggior parte dei centri sono già oltre la capienza massima". Eventuali altri approdi, dunque, potrebbero essere gestiti con difficoltà.