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Mogherini a un passo da 'lady Pesc', parte la corsa alla successione

27 agosto 2014 | 21.19
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Il ministro degli Esteri è in corsa per l'incarico di Alto rappresentante per la politica estera Ue. L'approssimarsi del Consiglio europeo anima le voci sulla sostituzione alla Farnesina: in testa sempre Pistelli, ma crescono i 'rumors' sull'ad di Luxottica Andrea Guerra

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"Voglio mandare un grande in bocca al lupo a Federica Mogherini da parte di tutto il Pd e di tutto il Paese. Finalmente è arrivato per l'Italia il momento di essere rappresentata adeguatamente in Europa". E' Debora Serracchiani, dal palco della festa dell'Unità, a tirare la volata al ministro degli Esteri in vista del Consiglio europeo di sabato determinante per le nomine ai vertici europei.

"Stiamo per raggiungere un risultato di straordinaria importanza, si tratta di un traguardo inimmaginabile e impensabile fino a poco tempo fa", ha spiegato il vice segretario del Pd parlando dell'incarico di Alto rappresentante per la politica estera Ue per il quale è in corsa il ministro degli Esteri italiano. La Serracchiani ha incalzato: "Sento anche dire che quell'incarico è poca cosa, che conta niente. Ma mi auguro che questo risultato sia nel patrimonio comune, del Pd come del Paese che avrà degna rappresentanza in un uno dei settori chiave della politica europea. Mi auguro non ci siano divisioni e considerazioni politiche su questo".

L'approssimarsi del Consiglio europeo ha, di conseguenza, animato le inevitabili voci sulla sostituzione alla Farnesina, che si aprirà all'indomani del trasloco della Mogherini a Bruxelles. Anche se i tempi potrebbero non essere stretti, vista la complessa procedura di audizioni che precede l'incarico di Alto rappresentate. Proprio il nome del vice segretario del Pd era stato inserito nel totonomine per la Farnesina, ipotesi però smentita dalla stessa Serracchiani.

Così resta in testa per la successione l'ipotesi meno traumatica di promuovere al vertice della diplomazia italiana il vice ministro Lapo Pistelli. Rapporto di lungo corso con Renzi, anche se con alti e bassi, Pistelli vanta un ottimo livello di relazioni internazionali nel suo 'pedigree'. Il suo nome torna con ricorrenza in ambienti diplomatici. Unico intoppo per la sua 'promozione', il fatto che farebbe saltare l'equilibrio di genere del governo tanto caro al premier Renzi.

Anche per questo da tempo circola anche la voce di un cambio di indirizzo di Roberta Pinotti, che aprirebbe però ad un rimpasto più ampio. Ipotesi che era già circolata nell'estate parlando di un passaggio di Angelino Alfano alla Farnesina con, come ricaduta, Graziano Delrio (o Marco Minniti) al Viminale e tutta una serie di spostamenti che avrebbero riguardato soprattutto i ministri dei partiti più piccoli di governo, come Maurizio Lupi e Stefania Giannini. Un quadro, comunque, molto complicato da comporre.

Nei mesi scorsi si era anche ipotizzato di 'richiamare' alla Farnesina Marta Dassù, vice ministro agli Esteri con Enrico Letta premier. Ci sono poi altri 'rumors' su una ipotesi che spariglierebbe il quadro e che è concentrata sul nome dell'Ad di Luxottica Andrea Guerra. Il manager è ad un passo dall'addio dall'azienda e non è un mistero che Renzi apprezzi il suo lavoro. Tra i volti della Leopolda, Guerra era finito già nel totoministri al momento della nascita del governo Renzi e si era ipotizzato per lui lo Sviluppo economico. Su un 'endorsement' sul suo nome, intanto, da qualche giorno si starebbero esercitando gli ambienti diplomatici italiani.

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