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Renzi: ''Pil 2014? Balliamo intorno allo zero''

09 settembre 2014 | 19.01
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Il premier a 'Porta a Porta': ''Dati non sufficienti per ripartire''. Annuncia una ''ulteriore riduzione delle tasse sul lavoro''. Rinnova l'appello alla gestione unitaria del partito: ''Mai pensato di lasciare segreteria, nemmeno per un nanosecondo''. E dopo i gufi dice basta con i ''professionisti della tartina''. Ma no comment sulla bufera in Emilia Romagna

Renzi accolto  a 'Porta a Porta' con un piatto di tortellini (Adnkronos)
Renzi accolto a 'Porta a Porta' con un piatto di tortellini (Adnkronos)

Ammette di non essere ottimista su questa fine 2014, con un Pil che ''ballerà intorno allo zero'' e dati ''non sufficienti per ripartire''. Annuncia una ''ulteriore riduzione delle tasse sul lavoro'' nella prossima legge di stabilità. Rinnova l'appello all'unità del Pd, perché tanto lui di lasciare la segreteria non ci pensa proprio, ''nemmeno per un nanosecondo''. E dopo i gufi, dice basta ai ''professionisti della tartina''. E' Matteo Renzi il protagonista della prima puntata della nuova stagione di 'Porta a Porta'.

PD - "Lasciare la segreteria? Non ci penso, nemmeno un nanosecondo", dice il premier e segretario Pd, rinnovando l'appello a smetterla con le polemiche interne. "Adesso ci sono tre anni senza passaggi elettorali, il Pd cosa fa? Sta a discutere guardandosi l'ombelico o prova a cambiare il Paese? Per questo dico, se volete cambiare il Paese venite e lavoriamo, per tre anni facciamola finita con le polemiche interne".

GUFI E TARTINE - Dopo i gufi (diversi dai 'non gufi', che ''i problemi provano a risolverli''), il premier mette nel mirino i ''professionisti della tartina''. Quelli che, spiega, ''organizzano convegni e tra una tartina e l'altra discutono di problemi che stanno sul tavolo da 30 anni". Il ''sogno'' di Renzi è un Paese che ''alla fine dei mille giorni cede con la cultura del piagnisteo. Ce la facciamo, vedo molta gente che dopo un po' al governo si arrende. Io preferisco correre il rischio di passare per arrogante ma non di arrendermi".

PIL 2014 - Poi tocca al capitolo economico e qui Renzi frena ogni ottimismo. "L'Italia ha perso posizioni in questi anni. Come saremo a fine anno? Finché non vedo i dati non sono ottimista, balliamo intorno allo zero e questo non è sufficiente per ripartire. I dati macro economici nel 2014 non saranno entusiasmanti. C'è uno stop alla caduta ma non siamo ripartiti".

COTTARELLI - Confermato anche l'addio del commissario alla spending review. "Cottarelli ha chiesto tre mesi fa di andare a Washington con motivazioni familiari - svela il premier - Da parte nostra c'è piena disponibilità ma gli ho chiesto di fare prima la finanziaria, altrimenti il messaggio è che è impossibile fare la revisione della spesa".

ATTACCO A SINDACATI E ANM - Poi una stoccata ai sindacati. "Hanno indetto uno sciopero generale a prescindere", una cosa che "trovo straordinariamente affascinante. Vuol dire che ci ingegneremo per dare un motivo vero ai sindacati per scioperare". Mentre l'altra la riserva ai magistrati. "L'Anm protesta? Brrrr, che paura... Hanno protestato per il taglio degli stipendi e ora protestano per il taglio delle ferie".

NO COMMENT SULLA BUFERA IN EMILIA - Nessun commento, invece, sulla bufera in Emilia Romagna. Renzi ha lasciato la sede Rai di via Teulada, dopo la registrazione di 'Porta a porta', senza rilasciare dichiarazioni sull'inchiesta per peculato nei confronti dei candidati alle primarie, Matteo Richetti e Stefano Bonaccini. Davanti ai cronisti che lo incalzavano, Renzi si è limitato a salutare augurando buon lavoro.

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