"La proposta del governo prevede una responsabilità dei magistrati indiretta, perché una responsabilità diretta significherebbe che chiunque può ricorrere contro il magistrato e ciò costituirebbe un elemento di pressione rispetto all'attività del magistrato che può condizionare il suo giudizio e in qualche modo anche inibire il suo intervento su alcuni temi". E' quanto spiega il ministro della giustizia Andrea Orlando intervistato da Maurizio Belpietro durante il programma 'La telefonata' su Canale 5.
"La legge come fu scritta nel 1987 da Giuliano Vassalli all'indomani del referendum ha un impianto condivisibile", premette il guardasigilli che però ammette: "C'è il problema che nel corso di questi anni il cosiddetto filtro, cioè la valutazione preventiva della fondatezza dei ricorsi, ha sostanzialmente inibito i ricorsi stessi, perché il giudice che doveva valutare sommariamente questi ricorsi quasi sempre ha negato la loro fondatezza. Noi vogliamo introdurre alcune modifche: il ricorso sia sempre preso in considerazione eliminando il filtro del giudizio preventivo; il riconoscimento del danno sia seguito da qualche forma di rivalsa nei confronti del magistrato". (segue)