cerca CERCA
Giovedì 28 Marzo 2024
Aggiornato: 18:41
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Renzi a minoranza Pd: ''Cascate male! Ho preso il 41% per cambiare davvero'' /VIDEO

21 settembre 2014 | 14.40
LETTURA: 4 minuti

Dopo il video e la lettera contro la ''vecchia guardia'' (LEGGI), il premier non arretra: ''Non faccio la foglia di fico. Sul lavoro servono nuove regole: stop a serie A e serie B''. La Uil apre alle modifiche sull'art. 18: ''Ma solo per i neoassunti. Tutele acquisite non si toccano''. Il ministro del Lavoro, Poletti: ''Pronti al confronto''. Squinzi (Confindustria): ''Art.18? Aboliamolo'' Cgil: ''Basta insulti, confrontiamoci''

Matteo Renzi (Flickr/Palazzo Chigi)
Matteo Renzi (Flickr/Palazzo Chigi)

Pensavano che facessi la foglia di fico con il 41%? ''Sono cascati male. Io ho preso questi voti per cambiare l'Italia davvero". Prima di volare alla volta degli Stati Uniti, il premier manda un messaggio chiaro alla minoranza dem , in vista della resa dei conti che si avrà in direzione a fine mese. Sul tavolo il Jobs Act, con l'abolizione dell'art. 18 per i nuovi assunti su cui in molti nel Pd si dicono pronti a dare battaglia.

"C'è chi pensa all'interno del mio partito che, dopo il voto delle europee, si potesse continuare dicendo 'facimmo ammuina', 'si mette lì Renzi a fare la foglia di fico e continuiamo a governare. Sono cascati male. Io ho preso questi voti per cambiare l'Italia davvero. L'Italia deve cambiare, cambiamo da anni i governi non le cose", dice Renzi in un'intervista al Tg2.

NUOVE REGOLE, STOP A SERIE A E SERIE B - Sulla riforma del lavoro non ha alcuna intenzione di arretrare e ribadisce quanto già detto nel video di venerdì e nella lettera agli iscritti con l'attacco alla ''vecchia guardia''. "Nessuno vuole togliere diritti, ma darne a chi non ne ha mai avuti", assicura. "Servono nuove regole sul lavoro che siano di due tipi: semplici per gli imprenditori, contemporaneamente in grado di garantire chi perde il posto di lavoro. Oggi è come se ci fosse la serie A e la serie B".

DEBITI PA - Sui debiti PA, il premier rinvia al mittente l'accusa di no aver mantenuto la promessa di pagarli entro il giorno di San Matteo, ovvero entro oggi 21 settembre. "Tutti coloro che devono avere soldi dalla Pubblica amministrazione possono averli iscrivendosi al sito del ministero dell'Economia. I soldi ci sono, il 21 settembre l'impegno è stato mantenuto", assicura.

GRILLO - Ma per Beppe Grillo questa è solo un'altra ''balla'' del premier. ''Non ci sono santi che tengano - scrive sul blog - Ecco l'ennesima bugia del nostro premier che, balla dopo balla, ci sta portando verso il baratro. Nel salottino di Bruno Vespa, a marzo scorso, Renzi aveva promesso che avrebbe liquidato entro oggi (giorno di San Matteo) gli oltre 60 miliardi di pendenze arretrate delle pubbliche amministrazioni. Basta farsi un giro sul sito del Mef o leggere i giornali per scoprire che siamo a circa 30 miliardi effettivamente erogati". Non solo ma si tratta di soldi ''in gran parte stanziati dai governi precedenti, per cui i meriti di Renzi sono pressoché pari a zero. Cosa se ne fanno le imprese italiane dei divertiti siparietti e delle scommesse del premier con Vespa? Forse le poltroncine bianche di RaiUno hanno dato un po' alla testa al presidente del Consiglio. Ora siamo curiosi di sapere se il capo del governo smaltirà qualche chilo andando a piedi in pellegrinaggio a Monte Senario", dicono i deputati del M5S riferendosi alla scommessa che il presidente del Consiglio ha fatto con Vespa.

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza