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Monito dei vescovi a Renzi: ''Basta slogan, ridisegni l'agenda politica''

26 settembre 2014 | 13.46
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Il segretario Cei, Galantino preoccupato sul fronte lavoro: ''Sindacati guardino oltre l'articolo 18 o lo scontro farà morti da una parte e dall'altra''. Pd: ''Risponderemo con i fatti''. Renzi e il Jobs Act: "Non ci sarà nessun pasticcio, la riforma sarà fatta bene". Poche ore prima: "Non è tempo di compromessi" (VIDEO). Bersani: "Una mediazione è possibile se il premier lo vuole". Art. 18, Poletti: ''No a pasticci all'italiana e tabù''. Apertura Cgil, Camusso: ''Pronti a discutere sugli anni''

(foto Adnkronos)
(foto Adnkronos)

''Basta con gli slogan, Renzi ridisegni l'agenda politica''. E' il monito lanciato dalla Cei al presidente del Consiglio, Matteo Renzi, nel corso della conferenza stampa a conclusione della sessione autunnale del Consiglio Episcopale Permanente. Politiche familiari, investimenti sulla scuola e sulla ricerca. Su questi temi si concentra il pressing del segretario generale, monsignor Nunzio Galantino sul governo.

Rispondendo ad una domanda sulla polemica sollevata dal direttore del 'Corriere della Sera' sull'operato del governo Renzi, Galantino dice chiaramente di non essere interessato a "tracciare identikit di Renzi, un ragazzo giovane e simpatico ma i Vescovi - incalza il segretario generale della Cei - dicono che, al di là delle promesse, c'è la sensazione che si sia sordi a promuovere politiche fiscali. Noi diciamo che la famiglia non ci sembra messa al centro della società". Da qui l'appello al governo: 'basta con gli slogan, va ridisegnata l'agenda politica'.

Grande preoccupazione anche sulla situazione del lavoro e lo scontro in atto sull'articolo 18. "Sono preoccupato, anzi dico che è dura - afferma Galantino - quando temi così delicati e decisivi sono posti sul piano dello scontro. Temo che se il problema è affrontato in questi termini, ci saranno morti dall'una e dall'altra parte senza risolvere il tema del lavoro".

Galantino manda un messaggio forte e chiaro ai sindacati: "Cerchino di andare oltre, liberandosi dal loro conservatorismo. Perché pare che più che ai contenuti, si badi a tenere alto il numero dei propri iscritti".

GUERINI (PD) - Dal Pd il vice segretario Lorenzo Guerini definisce ''utili'' le sollecitazioni della Cei e, assicura, il "governo sta lavorando per rispondere con i fatti" alle "difficoltà e sofferenze di tanti lavoratori e di tante famiglie". "Conosciamo bene le difficoltà e le sofferenze di tanti lavoratori e di tante famiglie. Fin dall'inizio il governo ha orientato tutta la sua azione per dare un po' di respiro a chi, più di altri, ha subito gli effetti della crisi, varando la più grande redistribuzione di risorse degli ultimi anni che ha coinvolto oltre undici milioni di lavoratori. Non è una questione solo economica ma prima di tutto di giustizia sociale", spiega il vice segretario del Pd.

"Così è per la riforma del lavoro che, fuori da polemiche ideologiche, estende tutele e diritti a chi fino ad oggi non li ha avuti e incentiva le imprese ad assumere. Allo stesso tempo questo è il primo governo che affronta un cambiamento strutturale della scuola coinvolgendo tutti i soggetti protagonisti che possono ora contribuire al miglioramento della riforma. Di fronte a misure reali sorprendono quindi i commenti di chi, al governo del Paese per vent'anni, non ha saputo rispondere ad una sola di queste emergenze con politiche sociali adeguate. Al contrario del governo che sta lavorando per rispondere con i fatti", conclude Guerini.

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