Pier Luigi Bersani "esclude" la scissione nel Pd, ma torna a chiedere dialogo e rispetto all'interno del partito, a cominciare dalla discussione sulla riforma del lavoro e sull'articolo 18. "Sento cose strane su una scissione. Ma la scissione non esiste, è da escludere. Però bisogna rispettare le opinioni, non si può dire 'prendere o lasciare' -dice l'ex segretario a Sky- Si può discutere, se non si alzano le bandierine". "Renzi stia sereno, stia tranquillo", consiglia Bersani. E mette in chiaro: "se c'è uno slittamento a destra, quello non è la nostra ricetta".
"Vedo il rischio che si aumenti la frammentazione nel mondo del lavoro -avverte ancora Bersani- in Senato ci sono emendamenti assolutamente ragionevoli. Il Pd va preservato così come il governo, ma bisogna fare degli aggiustamenti. Stiamo camminando su questa strada stretta". A suo giudizio, "si sta facendo ideologia senza affrontare il problema della produttività".
Infine, una riflessione sull'incontro tra Renzi e Sergio Marchionne: "a Sergio avrei detto: 'i consigli e i complimenti falli a quei governi dei paesi dove paghi le tasse'. Non ci è piaciuto che l'azienda abbia spostato la sede legale in Olanda e paghi le tasse in Inghilterra".