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Lavoro, Renzi: "Servono risposte concrete e immediate".

04 ottobre 2014 | 12.24
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Il presidente del Consiglio alla cerimonia per i 50 anni di Loppiano, la cittadella del Movimento cattolico dei Focolarini. Da Assisi cita San Francesco: "Lavoro, scuola e Pa sono la 'casa da riparare'". Manifestazione a Roma per il lavoro e contro l'austerità . Vendola: "Con Renzi Ottocento 2.0". Civati: "Grave se il governo mette la fiducia". Landini: "Con i sindacati ci sia confronto vero". Fassina alla convention di SinistraDem: "Senza cambiamenti significativi il Jobs act non è votabile"

Lavoro, Renzi:

Di fronte al dramma della mancanza di lavoro e disoccupazione "servono risposte immediate e concrete, come ogni governo deve dare". Così il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, alla cerimonia per i 50 anni di Loppiano, la cittadella del Movimento cattolico dei Focolarini.

"Bisogna riflettere su come la crisi ha cambiato il sistema economico e occupazionale - sottolinea Renzi - servono risposte concrete e immediate. Serve un percorso per il futuro, serve un modello economico nuovo". "Intanto si discute di Tfr, chi lo vuole subito, chi lo vuole prima, chi lo vuole dopo. E si discute anche il problema della piccola e media impresa" dice il premier.

In precedenza la visita ad Assisi, per le celebrazioni di San Francesco patrono d'Italia. "In Italia ci sono da riparare molte cose, innanzitutto il sistema del lavoro - ha scandito Renzi - E il mio pensiero va a quelle donne e quegli uomini che a Terni aspettano la conclusione di una trattativa difficile" con riferimento anche alla trattativa sull'Ast di Terni.

E citando San Francesco, che quando passò accanto alla chiesa di San Damiano in rovina e abbandonata, condotto dallo Spirito, entrò a pregare davanti all'immagine di Cristo crocifisso che, dal dipinto, gli parlò dicendo 'va e ripara la mia casa', il presidente del Consiglio ha ribadito come tra le cose da riparare nel Paese ci siano "il sistema dell'istruzione, perché se non si riparte dalla scuola non si va da nessuna parte, la Pubblica amministrazione e la giustizia".

"Noi ci chiamiamo Italia - ha aggiunto - e nonostante le difficoltà, i disagi e i problemi, non mollando e andando avanti con orgoglio e passione, saremo fedeli al messaggio del nostro patrono e a quell'invito alla bellezza che ci viene da San Francesco e che vale per ciascuno di noi".

E ancora: "Chi si impegna in politica deve avere attenzione non solo nei confronti di uno sviluppo sostenibile ma anche verso un modello umano in cui la persona non sia solo un numerino ma un valore".

Per il premier, accoglienza positiva ad Assisi: un gruppo di persone ha urlato "Matteo Matteo" in segno di apprezzamento nel momento in cui Renzi è uscito sulla loggia per tenere il suo discorso.

Il presidente del Consiglio è arrivato alle 9:50 e, dopo un breve colloquio con il custode Mauro Gambetti del Sacro convento, è entrato nella basilica superiore di Assisi senza passare dall'ingresso principale per prendere parte alla Messa di celebrazione di San Francesco Patrono d'Italia.

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