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M5S al Circo Massimo, conto alla rovescia per la kermesse: 27 interventi, Pizzarotti grande escluso

05 ottobre 2014 | 12.09
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Programma serratissimo, la 'scaletta' in possesso dell'Adnkronos /GUARDA. Venerdì la scena sarà tutta di Beppe Grillo, ma sabato e domenica la parola passerà anche agli eletti. Il sindaco di Parma, che non sarà sul palco, ha comunque assicurato la sua presenza all'evento

 (foto Infophoto)
(foto Infophoto)

Ben 27 interventi in scaletta, ciascuno di un quarto d'ora. E' un programma serratissimo quello di #italia5stelle al Circo Massimo, in barba alle fughe di notizie sulla presunta assenza di 'portavoce' M5S sul palco. Venerdì la scena sarà tutta di Beppe Grillo, ma sabato e domenica la parola passerà anche agli eletti. Compresi i neo sindaci di Bagheria e Livorno Patrizio Cinque e Filippo Nogarin. Grande assente sul palco di #italia5stelle Federico Pizzarotti, primo sindaco 5 stelle eletto in un comune italiano (Parma). Pizzarotti ha assicurato la sua presenza all'evento, ma non calcherà la scena pur essendo, di fatto, uno dei volti più noti del M5S.

Del resto, c'è chi fa notare che nemmeno un dissidente salirà sul palco della 'Woodstock grillina': interventi di eletti 'ribelli' non figurano in programma. Stando alla 'scaletta' in possesso dell'Adnkronos (GUARDA), sabato aprirà la seconda giornata della kermesse M5S la senatrice Barbara Lezzi, domenica chiederà gli interventi degli eletti Luigi Di Maio, che passerà la parola a Beppe Grillo per il gran finale. Lezzi alle 11.15 parlerà di reddito di cittadinanza, seguirà l'intervento di Cinque e la sua esperienza di primo cittadino a Bagheria.

Alle 12.30 prenderà la parola sul palco il deputato Carlo Sibilia per parlare di sovranità, seguiranno il sindaco Nogarin, i parlamentari Massimo De Rosa e Maurizio Santangelo, che faranno il punto rispettivamente su ambiente e F35. Dunque toccherà a Danilo Toninelli, presente agli incontri con Renzi e la delegazione Pd sull'Italicum, per parlare di legge elettorale.

Seguirà alle 15.30 Giulia Gibertoni, candidato governatore dell'Emilia Romagna, quindi il senatore Andrea Cioffi (grandi opere); l'europarlamentare Marco Valli (euro ed economia italiana); Vito Crimi (riforme costituzionali e inciuci); Nicola Morra (pensioni e casta); Giuseppe Brescia (ebook e scuola); Alfonso Buonafede (giustizia e corruzione).

Alle 19 sarà la volta del presidente della Commissione di Vigilanza Rai Roberto Fico, tra i volti più amati del Movimento: il suo intervento, naturalmente, è tutto incentrato su Rai e informazione. Alle 20.15 il senatore Giovanni Endrizzi parlerà di gioco d'azzardo, mentre alle 20.30 sarà la volta della battagliera Paola Taverna, chiamata a scaldare la piazza sulle "spese folli della casta".

Domenica si parte alle 11.15 con Riccardo Fraccaro (sprechi casta e affitti d'oro), seguiranno l'europarlamentare David Borrelli (M5S in Europa); Carla Ruocco (fisco e tasse); Mattia Fantinati (pmi); Luigi Gaetti (omg ed energie alternative).

Sul palco anche Cono Cantelmi, candidato governatore in Calabria. Alle 13.30 interverrà Mario Michele Giarrusso sul tema stato-mafia. Alle 15 il gran finale. Salirà sul palco Alessandro Di Battista, tra i volti più noti del M5S, per parlare di politica estera. Seguirà Laura Castelli che farà il punto sull'economia, dunque Luigi di Maio, alle 15.45, che passerà la parola a Grillo dopo aver intrattenuto la piazza con un "governo a 5 stelle". Un tema, quello affidato al vicepresidente della Camera, che sembra confermare 'l'investitura' dei vertici del Movimento sul giovane 28enne campano e che fa storcere il naso a molti degli eletti 5 stelle.

Così come sta generando parecchi malumori la scelta di chi calcherà la scena di #italia5stelle, con l'immancabile delusione degli 'esclusi'. Tra questi, il nome più noto è sicuramente quello di Pizzarotti, che nei giorni scorsi aveva espresso l'auspicio di non trasformare la 'tre giorni' in una "passerella" al Circo Massimo, ma di creare piuttosto un'occasione di confronto e dibattito. La presenza a Roma del sindaco ducale potrebbe creare le condizioni per un chiarimento con Grillo e Casaleggio dopo le tensioni generate dalla paventata ipotesi di un listone unico dei sindaci per la provincia di Parma. Dopo la fuga di notizie e la retromarcia di Pizzarotti, il primo cittadino parmense aveva inviato, a quanto si apprende, un lungo messaggio a Grillo spiegando per filo e per segno la sua posizione. Ma il leader M5S non avrebbe mai dato riscontro a quel sms. Chissà se le risposte arriveranno al Circo Massimo.

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