Prosegue l'indagine del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica. In programma altre audizioni, e spunta l'ipotesi di convocare a palazzo San Macuto l'ex capo del Dap, Giovanni Tinebra, e il generale Mario Mori, all'epoca dei fatti direttore del Sisde
L'indagine va avanti. E sarà approfondita, per non lasciare spazio a dubbi sul coinvolgimento dell'intelligence in merito alle presunte operazioni 'Farfalla' e 'Rientro', che in passato avrebbero portato agenti del Sisde, in accordo col Dap, ad avere accesso ad alcuni detenuti sottoposti al regime del 41 bis. Oggi il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica ha svolto le audizioni di Roberto Castelli e Beppe Pisanu. Sia l'ex Guardasigilli sia l'ex ministro dell'interno dell'epoca, a quanto si apprende, hanno riferito di non aver mai saputo dell'esistenza di tali operazioni.
L'intento del Comitato presieduto da Giacomo Stucchi è quello di ricostruire i contorni delle vicende pezzo per pezzo, verificando la correttezza del comportamento degli 007 in tali occasioni. In programma, la prossima settimana, dovrebbero quindi esserci altre audizioni. In queste ore, si valuterebbe anche l'ipotesi di convocare a palazzo San Macuto Giovanni Tinebra e il generale Mario Mori, all'epoca dei fatti oggetto d'indagine rispettivamente capo del Dap e direttore del Sisde.
Nel frattempo, il Copasir acquisirà altre carte dalla magistratura. Domani, alle 10,30, il Copasir terrà l'audizione del generale Arturo Esposito, direttore dell'Agenzia informazioni e sicurezza interna (Aisi). Dopo le altre audizioni, il cerchio sarà chiuso da una nuova audizione di Marco Minniti, Autorità delegata per la sicurezza della Repubblica. Poi la parola passerà alla relazione finale, affidata al vice presidente del Copasir, Giuseppe Esposito.
