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Renzi risponde a Boldrini: "Il decreto legge è l'unico strumento tempestivo"

23 ottobre 2014 | 14.25
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Il premier alla presidente della Camera che in una lettera della settimana scorsa aveva lamentato l'eccessivo ricorso ai dl: "E' il solo mezzo per intervenire su temi caratterizzati dai requisiti della necessità ed urgenza, tanto più frequenti nel contesto attuale". E sul Question time: "Da rivedere, ma sarà mia cura intervenire alle prossime sedute"

Laura Boldrini e Matteo Renzi (Infophoto) - INFOPHOTO
Laura Boldrini e Matteo Renzi (Infophoto) - INFOPHOTO

"In attesa delle modificazioni costituzionali e regolamentari che sono all'esame delle Camere, il decreto legge rappresenta talvolta l'unico strumento di cui il governo dispone per intervenire con tempestività su temi caratterizzati dai requisiti della necessità ed urgenza, che sono tanto più frequenti nel contesto dell'attuale contingenza economico-finanziaria". Lo scrive il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, rispondendo alla presidente della Camera, Laura Boldrini, che in una lettera della settimana scorsa aveva lamentato l'eccessivo ricorso a questo strumento.

"Il rispetto di tali requisiti, unitamente a quello dell'omogeneità -puntualizza il premier- è peraltro presidiato da controlli preventivi e successivi totalmente sottratti, com'è giusto che sia, al controllo del governo".

Il problema sollevato da Boldrini, afferma ancora Renzi, "è presente all'attenzione del governo, che ha da tempo adottato un deciso self-restraint: nei primi otto mesi di attività il governo da me presieduto -ricorda il presidente del Consiglio- ha approvato 20 decreti legge, contro i 22 del governo Letta, i 25 del governo Monti e i 30 del governo Berlusconi quater. Inoltre, dal 13 settembre ad oggi non è stato pubblicato alcun decreto" e "dal primo settembre ad oggi, solo 6 sedute dell'Assemblea della Camera sono state dedicate all'esame dei decreti legge".

Rispondendo a Boldrini, che nella lettera della settimana scorsa aveva lamentato anche l'assenza del premier al Question time, Renzi ha sottolineato: "Sarà mia cura intervenire nell'ambito delle prossime sedute dedicate allo svolgimento di interrogazioni a risposta immediata, tuttavia devo rilevare che la sostanziale disapplicazione, ormai da diverse legislature, della relativa disposizione regolamentare sembra suggerire la necessità di un suo aggiornamento, al fine di ravvivare l'interesse degli stessi deputati e dei cittadini, cui è rivolta la trasmissione televisiva diretta, verso uno strumento che rischia altrimenti di ridursi a mero adempimento rituale, diversamente da quanto accade in altri Parlamenti, quali la House of Commons e l'Assemblee Nationale".

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