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Fumata nera al Quirinale, Napolitano e Renzi divisi sul nuovo ministro degli Esteri. Il Colle vuole Pistelli

30 ottobre 2014 | 11.12
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Per il capo dello Stato l'identikit ideale del nuovo titolare della Farnesina coinciderebbe con quello dell'attuale vice ministro. Ma l'ipotesi non convince il presidente del Consiglio che prende tempo. Da sabato Mogherini è a tempo pieno a Bruxelles

Matteo Renzi al Quirinale (Foto Quirinale)
Matteo Renzi al Quirinale (Foto Quirinale)

La scelta del nuovo ministro degli Esteri, dopo il 'trasloco' di Federica Mogherini a Bruxelles, si sarebbe bloccata per una mancata intesa tra il Quirinale e palazzo Chigi sul nome del nuovo inquilino della Farnesina. In sostanza, le proposte di Matteo Renzi non sarebbero rientrate nel perimetro considerato indispensabile dal capo dello Stato per guidare la diplomazia italiana. A quanto apprende l'Adnkronos, per il Colle l'identikit ideale del nuovo ministro degli Esteri coinciderebbe con quello di Lapo Pistelli, l'attuale vice ministro. Una ipotesi che, però, non convince il presidente del Consiglio, più affezionato ad altre soluzioni e molto attento a garantire la parità di genere nel suo governo. Renzi quindi si è riservato un 'surplus' di riflessione. Per questo l'incontro di oggi al Quirinale è stato classificato come un "primo scambio di opinioni" e per questo Renzi dovrà tornare a colloquio al Quirinale prestissimo, forse già stasera. Da sabato, intanto, Federica Mogherini è a tempo pieno a Bruxelles dopo la nomina ad Alto rappresentante della politica estera della Ue.

"Non è un addio ma un arrivederci", ha sottolineato intervenendo in Aula alla Camera, dopo che la presidente Laura Boldrini ha dato lettura della lettera di dimissioni, nella quale esprime la volontà di lavorare per colmare le distanze che oggi si registrano nel rapporto con la Ue.

"Da europeista convinta, da italiana orgogliosa del proprio Paese - rimarca il ministro degli Esteri uscente nella lettera di dimissioni - lavorerò con tutte le energie per far sì che la distanza tra la dimensione nazionale e quella europea del nostro futuro si riduca fino a non essere più percepita", perché le istituzioni europee non vengano percepite come un "altrove ostile".

Alla Mogherini, sugli scranni di Montecitorio, subentra Marco Bergonzi, 51 anni, avvocato, ex consigliere provinciale del Pd a Piacenza, che è stato proclamato deputato.

Divenuto primo dei non eletti in Emilia-Romagna alle Politiche del 2013, dopo aver perso le 'primariette' con il vice presidente vicario del Pd alla Camera Paola De Micheli, Bergonzi si unisce alla 'squadra' piacentina del Pd in Parlamento fin qui rappresentata dall'ex segretario Pier Luigi Bersani, da De Micheli, dall'ex sindaco di Piacenza e oggi sottosegretario all'Istruzione Roberto Reggi, e dal senatore Maurizio Migliavacca.

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