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Aborto: Pannella, appello Papa a obiezione coscienza in linea con storia radicale

16 novembre 2014 | 17.10
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"Sono lieto che Papa Francesco evochi l'obiezione di coscienza, visto che siamo stati proprio noi Radicali a dare concretezza legislativa a quella parte del mondo dei credenti che riteneva giusto 'obiettare' rispetto allo Stato". Il leader radicale Marco Pannella, intervistato dall'AdnKronos, accoglie favorevolmente l'appello lanciato ieri da Jorge Mario Bergoglio ai medici cattolici per un'obiezione di coscienza che, dall'aborto all'eutanasia, li veda schierati sempre in favore della vita.

"Questa esortazione del Papa, questa precisa posizione, la vediamo in positivo - spiega Pannella - perché ci conforta, oltre che nelle attese su questo pontificato, anche nel nostro impegno storico contro le ragioni di Stato e in favore dello Stato di diritto e dei diritti umani che ci vedono sempre impegnati in prima fila. E' una presa di coscienza della necessità di regolare, dopo quella ad esempio sul servizio militare e la guerra, anche altre forme di obiezioni di coscienza". Del resto, ricorda Pannella, "nel preambolo dello statuto del Partito radicale c'è l'impegno che chiediamo a tutti gli iscritti a rispettare il 'non uccidere' nemmeno in casi di legittima difesa e dunque fino alle estreme conseguenze".

In passato, "si sono fatte leggi apposite per evitare per quanto possibile l'uso dell'obiezione di coscienza come semplice pretesto usato da chi invece non ha mai fatto ricorso al quel tipo di coscienza, adoperata solo come facile alibi. Anche nei casi evocati dal Papa, come aborto ed eutanasia, sarebbe opportuno - per Pannella - arrivare a leggi specifiche per scoraggiare un uso pretestuoso, indecente e indegno, dell'esercizio dell'obiezione di coscienza da parte di chi vuol solo trarne vantaggi personali. Presto saremo promotori di questa legge".

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