cerca CERCA
Giovedì 25 Aprile 2024
Aggiornato: 02:17
10 ultim'ora BREAKING NEWS

M

20 novembre 2014 | 21.12
LETTURA: 4 minuti

Gli attivisti contro 'i ritardatari degli scontrini'. Ma c'è chi sospetta che l'attacco sia partito dall'interno, nel mirino il collaboratore del questore Bottici. Di Battista sposa causa, sono soldi dei cittadini. Rizzetto replica: chi ci accusa o non conosce e parla o è in malafede. Terzoni si difende e attacca, piuttosto arrabbiatevi per lo staff che decide per noi.

 - INFOPHOTO
- INFOPHOTO

Parte da Facebook il mailbombing della base contro i parlamentari M5S che non hanno rendicontato le spese sostenute negli ultimi mesi. Si tratta di 18 deputati, la maggior parte dei quali sostiene di non aver provveduto perché in disaccordo con la nuova gestione che ha visto il passaggio dei dati su spese, affitti e simili allo staff di Beppe Grillo. In realtà, molti hanno rendicontato -e restituito quanto non speso versando al fondo ad hoc per le Pmi- sulle proprie pagine personali, vale a dire blog e simili. Ma l'assenza dei dati nell'apposito spazio 'tirendiconto' ha attivato la protesta, che dal tam tam di Facebook ora viaggia via mail.

Obiettivo degli attivisti delusi tempestare le caselle di posta elettronica dei parlamentari stellati 'in regola' chiedendo la 'testa' dei loro colleghi. La vicenda ha creato parecchi malumori, alimentando i sospetti che dietro l'iniziativa si nasconda una resa dei conti interna ai parlamentari. Soprattutto perché tra i sostenitori del mailbombing figura Alessandro Battaglia, segretario personale della senatrice Laura Bottici, questore di Palazzo Madama e 'guardiana dell'ortodossia' grillina. Battaglia rilancia il mailbombing dalla sua pagina Fb, invitando i suoi follower a fare lo stesso. "Il conflitto di interessi è evidente. Dietro l'attacco c'è lei", sospettano alcuni deputati che non hanno rendicontato per protesta, pur restituendo il non speso.

Intanto, sempre su Fb, c'è chi tra i parlamentari appoggia la protesta degli attivisti. "Hai fatto bene - scrive Alessandro Di Battista sulla pagina Fb di un simpatizzante - lo dovrebbero fare tutti gli attivisti. Sono soldi pubblici". Ma i 'ritardatari' continuano a difendere la loro posizione a spada tratta. "Ho rendicontato e fatto i bonifici al fondo di garanzia per le Pmi - assicura all'Adnkronos Walter Rizzetto - come ogni mese e come sottoscritto, l'ho fatto con piacere. Chi accusa del contrario o non sa le cose e parla a caso o è in malafede".

Anche la deputata marchigiana Patrizia Terzoni non ci sta a passare per quella che non rispetta le regole e, su Fb, risponde a un attivista per le rime. "Le affermazioni fatte in questo appello - scrive - sono false e fuorvianti e quindi diffamatorie (possono essere anche perseguite legalmente) in quanto i deputati elencati hanno eseguito la rendicontazione ed i relativi bonifici bancari, che puoi trovare online sui loro rispettivi siti internet e chi non ha tale sito ha inviato tutti i documenti sia al Capogruppo Camera che Staff, quindi in loro possesso. Non sono state pubblicate sul sito tirendiconto.it in quanto sono emersi errori di calcolo, problemi di gestione privacy interna e il sito tirendiconto.it non rispetta il codice comportamentale firmato dai deputati", spiega.

"Sia il portavoce alla Camera che al Senato, nonché lo 'Staff' - aggiunge - sono a conoscenza di quanto sopra descritto. Forse chi fra i portavoce vi ha riferito alcuni dettagli interni, non ve ne ha riferiti altri facendovi fare queste dichiarazioni diffamatorie e mettendovi in cattiva luce. Attenti a chi vi da informazioni sbagliate... La disinformazione purtroppo sembra dilagare anche fra noi!".

La tensione sulla vicenda è evidente. Ieri se ne sarebbe dovuto parlare in assemblea, ma poi la riunione è stata rinviata e comunque il tema era stato depennato dall'ordine del giorno della congiunta. "Scusate ma a me da attivista mi fa incazzare - scrive su Fb Terzoni - che non si voti online quali modifiche chiedere al Jobs act ad esempio, oppure cosa inserire sulla legge di stabilità od altri provvedimenti che possono aiutare gli italiani, non su che colore deve avere il sito della rendicontazione!. E mi arrabbierei molto di più - aggiunge - su chi è lo staff (come anche qualcuno di voi qui ha scritto) dato che neanche noi lo sappiamo ma ci ritroviamo post con linee politiche scelte da qualcuno che non è qui e non le condivide con voi. Sbaglio?". Una considerazione, quella della deputata marchigiana, che ai contestatori di #Occupypalco costò l'espulsione.

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza