Verificare la possibilità di stipulare un nuovo contratto di locazione e servizi con la società Milano 90 di Sergio Scarpellini per il palazzo Marini 3. E' la decisione assunta all'unanimità dall'Ufficio di presidenza della Camera, impegnato nella ricerca di nuovi uffici per i deputati e di soluzioni per superare i problemi occupazionali determinatisi all'indomani della decisione di sciogliere i precedenti accordi.
Dopo aver respinto le proposte formulate da Milano 90 il 30 ottobre e il 17 novembre scorsi, al collegio dei Questori è stato dato mandato per una trattiva basata sull'ipotesi di stipulare un contratto di 6 anni rinnovabile per altri 6 salvo disdetta, con la possibilità per la Camera di recesso anticipato. Il canone dovrà essere inferiore al precedente di un 15% previsto dalla legge e di un ulteriore 10, per un complessivo 25%.
Inoltre dovrà essere ridotto il canone per i servizi, considerando i minori spazi utilizzati, salvaguardando i livelli occupazionali e retributivi. Alla Camera dovrà poi essere riconosciuta un'opzione di acquisto e prelazione, che se esercitata dovrà comunque passare attraverso una valutazione dell'immobile affidata all'Agenzia del demanio. E sempre con la stessa Agenzia il Collegio dei Questori dovrà verificare se esistano immobili demaniali da mettere a disposizione della Camera. Su tutte le questioni l'Ufficio di presidenza sarà poi chiamato ad assumere decisioni in base ai risultati della ricognizione compiuta dai Questori.
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