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Altolà di Boschi a Landini: "Non accettiamo lezioni di moralità da nessuno"

23 novembre 2014 | 12.52
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Il ministro delle Riforme: "Credo che il leader Fiom stia spostando lo scontro sul piano ideologico". Sul Pd: "Non vedo rischio di scissioni a causa del Jobs Act". Poi le regionali: "Non sono un referendum sul governo"

 (Infophoto)
(Infophoto)

"Credo che questo governo, che ha istituito un'autorità anticorruzione guidata da Raffaele Cantone, non accetti lezioni di moralità da nessuno". Così il ministro delle Riforme, Maria Elena Boschi, parlando a Firenze a margine di un convegno promosso da EuNews, riferendosi alle recenti parole del leader della Fiom, Maurizio Landini.

"Credo che Landini stia spostando lo scontro sul piano ideologico - aggiunge Boschi - perché nel merito del Jobs Act ha poco da dire. Noi abbiamo presentato un piano che estende le tutele, estende gli ammortizzatori sociali e introduce forme che eliminano il precariato. Nel merito c’è poco su cui ribattere. Quindi si sposta l’attenzione su un altro piano".

Quanto alle polemiche interne al Pd sul Jobs Act, "non c’è alcun rischio di scissione a mio avviso - dice Boschi - Non ci sarebbe né in caso di fiducia, né nel caso la fiducia non venisse posta, come probabile. Credo che il Pd continuerà il proprio impegno per il bene dei cittadini, per l’impegno che abbiamo preso da qui al 2018”.

Secondo il ministro "non c’è il rischio di elezioni anticipate. Sicuramente non sono nel desiderio del governo". "Abbiamo presentato un programma che va da qui al 2018 - ribadisce - con delle riforme serie e che ha bisogno di tempo per essere attuato. Intendiamo lavorare fino al 2018 e poi i cittadini giudicheranno il nostro lavoro".

"Sappiamo che sono sfide ambiziose e impegnative. Ma questo non ci spaventa. Sicuramente lo sapevamo fin dall’inizio. Per questo - rimarca - ci stiamo impegnando quotidianamente in Parlamento, dove il governo ha presentato un piano di riforme che chi ci ha preceduto non è riuscito a fare negli ultimi vent’anni. Sicuramente è un piano impegnativo. Ma saremo in grado di rispettare gli impegni, rispettando anche il cronoprogramma che ci siamo dati".

Riguardo alla legge di stabilità esaminata in sede Ue, "è il normale confronto che c’è tra i vari Stati e la Commissione europea, con la quale abbiamo fatto chiarimenti ulteriori per il nostro impegno sulle riforme strutturali per il nostro Paese. Credo, ma queste sono le notizie informali - dice Boschi - che venga apprezzato l’impegno che l’Italia sta mettendo a 360 gradi e che quindi si possa proseguire tranquillamente sulla manovra che abbiamo presentato".

Poi le elezioni regionali: "Non sono un referendum sul governo. Ovviamente io credo che finirà con una vittoria del Pd, in entrambi i casi. Ma staremo a vedere. Vedremo stasera".

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