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Governo: Renzi show a question time, striglia Fi e Lega

03 dicembre 2014 | 20.43
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A Montecitorio l'affondo del premier contro Lega, Forza Italia e Fdi sulle 'colpe' dei governi di centrodestra. Scontro in Aula con Brunetta e Meloni. Poi l'attacco al Carroccio che ha chiesto una modifica della legge Fornero sulle pensioni: ''Fate terrorismo mediatico, vi si ritorcerà contro''.

Renzi (Infophoto) - INFOPHOTO
Renzi (Infophoto) - INFOPHOTO

''Fate terrorismo mediatico, vi si ritorcerà contro'', tuona contro la Lega, che ha chiesto una modifica della legge Fornero sulle pensioni. ''La differenza tra noi e voi è che a voi tocca analizzare questi problemi dopo averli causati con l'azione del vostro governo, mentre a noi tocca risolverli'', ribatte alle accuse di Forza italia sulle politiche dell'Unione europea. Matteo Renzi si presenta alla Camera per rispondere la prima volta al question time. Il leader del Pd annuncia l'ipotesi dell'intervento pubblico dello Stato per risolvere la vertenza dell'Ilva di Taranto e saluta con soddisfazione l'accordo raggiunto al Mise tra l'Ast di Terni e i sindacati. Ma coglie anche l'occasione per strigliare in diretta tv il centrodestra, denunciando a più riprese le 'colpe' del governo Berlusconi.

Il premier è un fiume in piena. ''Segnalo che la situazione in cui ci troviamo con la Commissione europea risale al 2008: fu scelta dal governo di cui Brunetta faceva parte'' e fu confermato un presidente dello stesso gruppo di Brunetta", ovvero del Ppe, avverte l'ex sindaco di Firenze. Piccata la risposta del presidente dei deputati azzurri: ''Mi ritrovo trovo sconcertato dall'atteggiamento di Renzi. Incredibile e incomprensibile come la mia mano tesa, sul che fare in Europa rispetto alla crisi che sta vivendo l'Unione, sia stata respinta con arroganza''.

Renzi se la prende anche con Fdi sull'emergenza immigrati: ''Il regolamento di Dublino l'avete voluto voi, oggi noi al contrario abbiamo ottenuto che sui processi di gestione degli immigrati vi fosse un maggiore impegno dell'Europa''. Secca ribatte Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d'Italia: '''La firma sulla revisione degli accordi di Dublino l'avete messa voi, è quella del ministro Alfano''. Anche la Lega non ci sta e con il capogruppo Massimiliano Fedriga avverte: ''Non si governa un Paese facendo lo sbruffone in televisione o alla Camera, ma dando risposte concrete ai cittadini che vivono una crisi economica ed occupazionale''.

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