L'ex plenipotenziario di Silvio Berlusconi in Sicilia ammette di non fidarsi del leader della Lega Nord pur ammirando la sua bravura: "Non vorrei che credesse che i siciliani o tutti i meridionali abbiano l'anello al naso"
"Matteo Salvini è bravissimo, ma non vorrei che credesse che i siciliani o tutti i meridionali abbiano l'anello al naso. Certo, se mi chiamasse ci andrei ma non credo che lo faccia...". Gianfranco Miccichè, ex plenipotenziario di Silvio Berlusconi in Sicilia, l'uomo del 61 a 0, non si fida del leader della Lega Salvini che vuole sempre di più avvicinarsi al Sud, ma ammette di "ammirare la sua bravura" e non esclude di potere entrare nella nuova 'Lega dei popoli'.
"Se mi chiamasse Salvini per andare con la nuova Lega certo che andrei - spiega l'ex viceministro dell'Economia all'Adnkronos - ma non credo che lo farà. Credo, invece, che voglia creare una nuova classe dirigente e certo non con vecchi dirigenti di Forza Italia". Però tiene a sottolineare: "Se sta facendo questa manovra di avvicinamento al Sud e alla Sicilia per guadagnare alle prossime elezioni due deputati in Veneto e in Piemonte, sarebbe davvero squallido".
E ricorda: "Quando ero viceministro, i politici venivano tutti a chiedere cose personali invece quelli della Lega erano gli unici a presentarsi compatti e a muoversi come un partito. Hanno un know how, una tradizione. Se facessero così anche in Sicilia e al Sud sarebbe bello, ma sinceramente nutro dei dubbi. Non credo affatto che abbiano degli interessi al Sud, parlo di interessi legittimi, non di interessi 'romani'...".
E racconta di avere capito che Salvini "è uno bravo, che ci sa fare, dieci anni fa". "Mi invitò a un dibattito in una libreria di Milano - racconta - e quella volta mi disse 'il vostro problema è che non avete una società civile'. E ha ragione. Il nostro problema in Sicilia è che non esiste la società civile".
Insomma, per Miccichè, "bisogna capire qual è il vero obiettivo di Salvini, se quello di fare un'operazione per il bene del Sud, allora ben venga. Ma ribadisco che qui non abbiamo l'anello al naso. E i siciliani non abboccheranno. Non mi fido del tutto, ho dei dubbi sul sul avvicinamento al Sud. L'operazione non sembra però una brutta operazione". Poi sottolinea ancora: "E' un'operazione politica importante, se mi chiamasse andrei. L'ho sempre apprezzato. Ma non credo proprio che mi chiami...".