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Camera: porte aperte al gruppo Misto, dopo Currò in vista altri arrivi

17 dicembre 2014 | 18.12
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Pisicchio 'erede' di Spinelli alla presidenza, ''spazio di libertà per parlamentari''. 'Transumanza' nasce con riforma maggioritaria, ''se litighi col capo puoi solo andartene...''. Numeri sempre crescenti per i 'senza casacca', fino a quasi cento deputati. Currò lascia e vota con la maggioranza. Renzi contestato al Senato sbotta: "Perdete pezzi, frustrati"

Camera: porte aperte al gruppo Misto, dopo Currò in vista altri arrivi

In rotta con i vertici del M5S, arriva nel gruppo Misto di Montecitorio Tommaso Currò. Ma il 'decano' dei gruppi parlamentari potrebbe presto arricchirsi di nuove unità. Lo dice all'Adnkronos Pino Pisicchio, presidente del Misto dal marzo del 2013. Con l'arrivo dell'ex deputato pentastellato, il numero dei parlamentari ospitati dal Misto sale a 25, ma il gruppo più antico della Camera si è spesso avvicinato a quota 100: 71 componenti nella passata legislatura, 83 nella quindicesima. "Il Misto è sempre esistito, fin dalla prima legislatura, ed è l'unico che esisterà sempre. E' uno spazio di libertà piena che, di fatto, dà senso e corpo all'articolo 67 della Costituzione che stabilisce come il deputato sia libero da vincoli di mandato", spiega Pisicchio.

La consistenza media del Misto è stata, nel corso delle legislature, simile a quella attuale. Ma ci sono state fasi della politica che hanno visto numeri quattro volte superiori: "la 'transumanza', per richiamare un'immagine bucolica, dei deputati era stata un fenomeno pressochè sconosciuto fino alla tredicesima legislatura, la prima dopo il 'big bang' del maggioritario", prosegue Pisicchio.

"Da un certo momento in poi -aggiunge il presidente del Misto- gli eletti all'interno di partiti, ormai orfani delle strutture democratiche che ne avevano caratterizzato la vita nella prima Repubblica, entrati in rotta di collisione con il 'capo' non hanno avuto altra scelta se non quella di abbandonare il gruppo parlamentare".

Con l'avvento del Porcellum numero 'traslochi' cresciuto ancora"Con l'avvento del Porcellum il numero di 'traslochi' nel Misto è aumentato. Del resto, con questo sistema le liste elettorali vengono decise dai vertici dei partiti. E il gonfiarsi del Misto -rileva Pisicchio- altro non è se non l'effetto di questa patologia politica ed il rilevatore di un malessere diffuso in Parlamento".Il Misto è comunque una struttura sui generis nel sistema parlamentare. A differenza degli altri gruppi non si riunisce se non per adempimenti statutari. Gli spazi di lavoro per i deputati che ne fanno parte sono 'flessibili', aumentano o diminuiscono a seconda del numero. E solo le componenti, cioè i mini-gruppi al suo interno, che devono avere un minimo di tre esponenti, usufruiscono di una quota, in proporzione al numero, delle dotazioni erogate dalla Camera per i gruppi. Per gli altri, solo gli emolumenti previsti per i parlamentari.In passato, nel Misto sono transitate figure di spicco del panorama politico: "ho l'onore di presiedere -dice in proposito Pisicchio- un gruppo che tra i suoi presidenti ha annoverato Altiero Spinelli. E' uno spazio di libertà e di grande autonomia, due elementi che in questa fase fanno bene alla politica".

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