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Grillo contro Napolitano, dovrebbe costituirsi non dimettersi, avevamo vinto colpa sua se non governiamo noi

18 dicembre 2014 | 17.35
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Showdown del leader M5S, Beppe Grillo che accusa il Presidente della Repubblica di gravissime responsabilità e di non aver tenuto conto di quel 25% dei voti conquistati dai pentastellati

Grillo contro Napolitano, dovrebbe costituirsi non dimettersi, avevamo vinto colpa sua se non governiamo noi

Showdown del leader M5S, Beppe Grillo, contro il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Un fuoco di fila di accuse, giudizi, ammonimenti e previsioni politiche a 360 gradi a poche ora dall'annuncio del capo dello Stato di voler rimettere il mandato. ''Napolitano non si dovrebbe dimettere ma si dovrebbe costituire'', ha esordito mentre si dirigeva alla sede della stampa estera, dove avrebbe tenuto una conferenza stampa sul referendum per uscire dall'euro. Tra le accuse mosse al Capo dello Stato anche quella di aver ''firmato qualsiasi cosa''. Ma quello che brucia di più sicuramente il fatto di essere stati "messi in un angolo" nonostante il risultato elettorale.

"Stiamo dentro una struttura dei partiti dove ci hanno messo in un angolo, si sono alleati grazie al Presidente della Repubblica. Dovevamo governare noi che avevamo preso il 25%, perché non ci hanno dato l'incarico?", dice ancora imputando al Capo dello Stato "gravissime responsabilità". Il presidente Napolitano "è una persona che ha gravissime responsabilità. Ha firmato qualsiasi cosa, si è chiuso nell'ombra e si è inventato le larghe intese per allungarsi la carriera", aggiunge incalzando: "secondo i nostri esperti" Napolitano è andato fuori dalla Costituzione. Non rappresenta più gli italiani, rappresenta una fetta di partito", dice guardando poi alla partita appena apertasi sulla successione al Colle.

Pronto l'identikt del M5S:"Il nuovo Presidente della Repubblica dovrà essere una persona che non firmi qualsiasi cosa, una persona di buon senso, una persona normale e al di fuori degli schieramenti politici", spiega ancora Grillo pronto ad accogliere indicazioni di altri partiti ma solo se si tratterà di una "candidatura fuori da solite logiche". "Vorremmo trovare - dettaglia- una persona al di fuori della politica e dei partiti. Lo sceglieremo attraverso la rete. Se lo sceglie un altro partito ed è una candidatura "al di fuori di queste logiche, ci sta bene. Lo abbiamo già fatto alla Consulta e al Csm", spiega. Il M5S, d'altra parte, rivendica ancora Grillo, è nato "per espandere la democrazia in questo Paese". A dimostrarlo il referendum popolare sull'euro che segue a tanti altri. "Noi abbiamo sempre fatto quel che abbiamo detto".

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