La decisione è stata presa dai senatori al termine della seduta notturna tenuta per approvare la legge di stabilità. L'Italicum è stato incardinato nell'aula del Senato senza che la commissione Affari costituzionali sia riuscita però a conferire il mandato al relatore. Renzi assicura: "Clausola 2016 non rallenta riforme".
Al termine di una seduta notturna conclusasi pochi minuti prima delle 8 di questa mattina, la legge elettorale è stata incardinata nell'Aula del Senato, dove la discussione generale inizierà dopo le vacanze natalizie, il 7 gennaio, senza che la commissione Affari costituzionali sia riuscita però a conferire il mandato al relatore. La decisione sul calendario era stata presa in precedenza a maggioranza dalla Conferenza dei Capigruppo e confermata dall'Aula, respingendo le proposte di modifica avanzate da Cinquestelle, Sel, Lega e Gruppo Misto.
Il premier Matteo Renzi intanto in una intervista a 'Il Foglio' sottolinea che l'aver accettato l'approvazione dell’Italicum "con una clausola di salvaguardia", che prevede l'entrata in vigore della legge elettorale durante il 2016, non significa "che questa clausola possa avere l’effetto di rinviare le riforme. Il principio -ha precisato- vale sempre: questo governo ha senso se pedala, se qualcuno volesse farlo galleggiare sapremo come difenderci".