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Quirinale: da Merzagora a Grasso, tutti i 'supplenti' del Presidente

13 gennaio 2015 | 18.19
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Spadolini esercitò più a lungo il ruolo di numero uno dello Stato, per l'attuale capo del Senato è un bis: era già seconda carica allo scadere del primo mandato di Napolitano

Pietro Grasso con Giorgio Napolitano e Laura Boldrini
Pietro Grasso con Giorgio Napolitano e Laura Boldrini

Da domani, quando ai presidenti delle Camere arriverà la lettera con le dimissioni di Giorgio Napolitano da Presidente della Repubblica, il ruolo di prima carica dello Stato sarà assunto da Pietro Grasso, come 'supplente'. Una situazione che, nelle more dell'elezione del nuovo Capo dello Stato da parte del Parlamento in seduta comune, si è verificata diverse altre volte nella storia repubblicana, alla luce dell'art. 86 della Costituzione secondo il quale "le funzioni del Presidente della Repubblica, in ogni caso che egli non possa adempierle, sono esercitate dal Presidente del Senato".

Numerosi i casi di 'supplenza' per viaggi all'estero del Capo dello Stato 'titolare', mentre è passato alla storia come il più lungo quello di Cesare Merzagora che, per la malattia e successive dimissioni di Antonio Segni, durò oltre quattro mesi fino alla fine del 1964.

Quanto alla supplenza legata a dimissioni, la più lunga risulta quella di un mese, dal 28 aprile 1992, di Giovanni Spadolini, tra il mandato di Francesco Cossiga e quello di Oscar Luigi Scalfaro .

Precedente immediato, prima di allora, era stato nel 1985 proprio quello di Francesco Cossiga, che, dopo essersi ritrovato Capo dello Stato ad interim per le dimissioni (pochi giorni prima della fine del mandato) di Sandro Pertini, fu proiettato sul Colle più alto al primo scrutinio.

D'altronde, lo stesso predecessore di Pertini, Giovanni Leone, si dimise (ma con sette mesi di anticipo), per via della campagna legata al caso Lockheed, e ciò portò Amintore Fanfani ad assumere la supplenza dal 15 giugno all'8 luglio di quel terribile 1978 segnato dal rapimento e dall'uccisione di Aldo Moro e dall'eccidio della scorta. Durò una manciata di giorni, invece, la supplenza di Nicola Mancino, a metà maggio 1999, nella transizione dalla presidenza Scalfaro a quella di Carlo Azeglio Ciampi.

Per il presidente del Senato Pietro Grasso, da domani, si tratterà formalmente della seconda volta che esercita questo tipo di supplenza, dato che era già seconda carica dello Stato al momento della scadenza del mandato di Napolitano. In quel caso, però, fu una supplenza-lampo, durata poche ore, perché Napolitano si reinsediò come successore di se stesso dopo l'elezione da parte del Parlamento in seduta il 20 aprile 2013.

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