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Hollande a Napolitano: "Francia orgogliosa di un amico come te"

14 gennaio 2015 | 18.54
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Lettera del presidente francese: "Prezioso il suo sostegno in un momento di dura prova". Gauck lo ringrazia per l'impegno sull'Europa. Schulz: "Esempio di europeismo incrollabile". Juncker: "Ha superato ogni tempesta con equilibrio"

François Hollande (Xinhua)
François Hollande (Xinhua)

“Sei un amico della Francia. E la Francia è orgogliosa di avere un amico come te”. Lo scrive il presidente della Repubblica francese, François Hollande, in una lettera inviata a Giorgio Napolitano nel giorno delle dimissioni.

"Signor Presidente, mio caro Giorgio - si legge nella missiva - Nel momento in cui si appresta a lasciare il suo incarico, mi sia consentito unire la voce della Francia all’omaggio unanime che le viene reso dai suoi concittadini. Per le sue convinzioni e il suo alto senso del dovere e dello Stato, lei ha portato ai più alti livelli i valori della Repubblica, bene comune tra i nostri due Paesi". "Lei è sempre stato un amico e un partner indefettibile della Francia - sottolinea Hollande - e io la ringrazio per essersi tanto adoperato per l’approfondimento dei legami di cooperazione che uniscono i nostri due Paesi".

"Mentre la Francia attraversa la dura prova del terrorismo, essa ha potuto - come sempre - contare sul suo prezioso sostegno e sulla solidarietà di tutta l’Italia".

Scrive ancora il presidente francese: "Il suo impegno infaticabile a favore" dell'Europa, "al quale voglio rendere omaggio, è per tutti gli europei una fonte di ispirazione".

Il presidente federale tedesco Joachim Gauck ha inviato un telegramma al presidente Giorgio Napolitano per ringraziarlo "di tutto cuore" per l'"instancabile impegno a favore del disegno europeo e della comprensione fra Italia e Germania". "Con saggezza e lungimiranza - vi si legge - Lei ha inciso sulla vita politica dell’Italia e dell’Europa. In momenti di grandi sfide ha reagito con avvedutezza trovando compromessi che hanno giovato al Suo Paese e a quello dei suoi partner europei. La difesa della democrazia e della libertà ha sempre rappresentato per Lei una massima priorità. Era ed è tuttora Suo desiderio che l’Europa fuoriesca dalla crisi compatta e forte. Anche per questo ha sempre sostenuto con slancio il processo interno di riforme del Suo Paese. Anche in Germania il Suo operato incontra grande apprezzamento e ammirazione".

"Per me le conversazioni avute con Lei hanno costituito un grande arricchimento personale. Mi ha commosso e colpito in modo particolare la nostra visita congiunta a Sant’Anna di Stazzema, località vittima di un massacro. Le sono profondamente grato per aver percorso assieme a me questo cammino. È evidente che Le sta profondamente a cuore una vera riconciliazione fra italiani e tedeschi tramite la memoria comune e l’approfondimento anche dei capitoli difficili della nostra lunga storia condivisa” conclude Gauck.

"Il mio caro amico Giorgio Napolitano è un'àncora di stabilità, una presenza solida e rassicurante e un grande europeo - afferma il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker - Nel corso della sua carriera politica e nei suoi nove anni come Presidente della Repubblica ha superato ogni tempesta con equilibrio e ha dedicato la sua vita all'Italia e all'Europa. Sono certo che la storia riconoscerà il suo grande contributo all'Italia e all'ideale europeo".

Per il presidente del Parlamento europeo, Martin Schulz, Giorgio Napolitano, "lungo tutta la sua carriera politica, e in particolare durante la sua presidenza, ha garantito stabilità, responsabilità e direzione all'Italia e all'Europa. E le dimissioni il giorno dopo la fine del semestre italiano di presidenza del Consiglio Ue sono un forte simbolo del suo europeismo incrollabile". Ieri Schulz e Napolitano hanno avuto un colloquio telefonico nel corso del quale il presidente dell'Europarlamento ha ringraziato il presidente Napolitano "per la sua amicizia, per il suo lavoro e la dedizione nel rafforzamento dell'Unione europea e del Parlamento in particolare". Schulz sottolinea che "la sua mano ferma nel mezzo della crisi dell'eurozona e la sua decisione di accettare un secondo mandato presidenziale per superare la situazione di stallo in un Parlamento diviso dimostrano la sua guida e il suo altruismo. Il presidente Napolitano si dimette oggi, ma la sua eredità sarà eterna, in Italia e in Europa".

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