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Boschi: "Non possiamo tornare al voto senza una nuova legge elettorale"

15 gennaio 2015 | 12.31
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Il ministro per le riforme: "Ma servirà nel 2018 perché governo finirà legislatura". Brunetta frena: "Irragionevolezza anteporre la votazione sulla riforma della legge elettorale, all’elezione del Presidente della Repubblica". Napolitano a Palazzo Giustiniani: "Vedremo cosa si vota e se sono immediatamente in condizione di partecipare"

Il ministro delle Riforme, Maria Elena Boschi - INFOPHOTO
Il ministro delle Riforme, Maria Elena Boschi - INFOPHOTO

"Non possiamo permetterci di tornare al voto senza aver prima riformato la legge elettorale. Non è immaginabile che la Corte Costituzionali ci abbia consegnato una legge e che il Parlamento non sia in grado di cambiare il sistema elettorale". Lo ha detto il ministro per le Riforme e i Rapporti con il Parlamento, Maria Elena Boschi in aula al Senato.

"L'ho già detto e lo ribadisco: noi utilizzeremo la nuova legge elettorale solo nel 2018 perchè, quello del governo in carica, resta un programma di legislatura. Dobbiamo abbandonare la cattiva abitudine - tutta italiana - del voto anticipato e della fine prematura della legislatura. Noi arriveremo nel 2018".

"Ciononostante è stata accolta la richiesta di differire l'applicazione di questa legge al luglio 2016, una richiesta avanzata in modo molto pressante anche da una parte dell'opposizione che oggi -ha proseguito Boschi - ci ha detto di non avere paura di andare al voto"

Sul tema della riforma del voto interviene il capogruppo di Forza Italia alla Camera, Renato Brunetta, intervenendo in Aula, mentre era in atto l'ostruzionsimo da parte del Movimento 5 stelle, contestato da Ettore Rosato del Pd. “La mia parte politica, che sostiene questo processo di riforma, aveva fatto rilevare nella Conferenza dei capigruppo l’irragionevolezza di anteporre la votazione sulla riforma costituzionale, ma anche la riforma della legge elettorale, all’elezione del Presidente della Repubblica, spiegando con molta chiarezza che questa anteposizione non avrebbe giovato al processo di riforma, di cui noi siamo determinati e siamo convinti", spiega Brunetta.

E ha proseguito: "Ma proprio per questo non vogliamo che ci siano fraintendimenti o incidenti di percorso che possano bloccare questo processo di riforma, strumentalizzandolo, usandolo prima dell’elezione del Presidente della Repubblica. Che il processo di riforma vada avanti col massimo del dibattito possibile, con il massimo della libertà, senza violenze e senza costrizioni, soprattutto da parte del governo. Il governo dovrebbe astenersi rispetto a tutto questo".

"Noi -ha aggiunto- confermiamo la nostra volontà delle riforme, noi confermiamo la nostra volontà di dare al Paese una legge elettorale e una nuova forma di bicameralismo imperfetto, non paritario, però senza subire violenze da parte di nessuno”.

Napolitano - ''Vedremo cosa si vota e se sono immediatamente in condizione di partecipare''. Lo ha detto il presidente emerito della Repubblica e senatore a vita Giorgio Napolitano rispondendo ai giornalisti davanti a palazzo Giustiniani in riferimento alla domanda se pensa di partecipare già dalla settimana prossima alle votazioni nell'aula di palazzo Madama. Napolitano, accolto a palazzo Giustiniani dalla presidente Valeria Fedeli, è arrivato a bordo di una Croma e si è avvicinato ai cronisti e alle telecamere per rivolgere un saluto: ''Vi saluto e vi ringrazio, abituiamoci all'idea di vederci senza 'armi', ossia macchine fotografiche e telecamere''.

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