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Pd: Rizzo, alleanza con la sinistra? Preferisco gli operai che votano Lega

22 gennaio 2015 | 20.21
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"In questi giorni mi hanno chiesto: 'ma tu vai a Human Factor?' Ho fatto fatica a trattenermi. Questa mania di rendere le cose interessanti dandogli un titolo inglese, mi fa venire l'orticaria. Si fosse intitolato 'Hasta la victoria siempre' forse ci avrei fatto un pensierino...". Bastano queste parole per capire in quale dimensione politica si muova Marco Rizzo, ex deputato di Rifondazione e Pdci, tre legislature alle spalle e una da eurodeputato, che sabato a Livorno riunisce il Comitato centrale del Partito comunista, al quale di recente hanno aderito Antonio Gramsci (nipote omonimo del fondatore del Partito comunista d'Italia) e il filosofo Gianni Vattimo.

"Il Partito non è nato ieri, è un progetto al quale stiamo lavorando dal 2009. Il partito si riunisce sabato perchè la nostra gente lavora, non fa parte del ceto politico e non la possiamo convocare mercoledì o venerdiì. La prima cosa che faremo andremo di fronte al teatro San Marco alle 17, dove 94 anni fa fu fondato, proprio da Antonio Gramsci, il Partito Comunista d’Italia, e lì deporremo una corona di fiori. Siamo tornati alle origini. Il nostro è un partito marxista-leninista che propugna l'unità politica e organizzativa. Quindi niente simboli strani o fantasiosi. Noi badiamo al sodo: bandiera rossa, falce e martello con la stella".

"Il Pd non mi interessa, come non mi interessa il centro sinistra. Non siamo interessati ad allearci con altri partiti. Se un nostro candidato dovesse essere eletto, il partito gli darebbe la paga media di un operaio. Ora, in tanti a sinistra, aspettano la vittoria di Tsipras in Grecia come qualcosa di salvifico. Intanto ricordo che noi, in Grecia, siamo alleati del Kke, il Partito comunista ellenico ma spero che vinca Tsipras così il bluff verrà svelato. Non cambierà nulla, le politiche dell'austerity che hanno ucciso il Paese andranno avanti e si capirà bene, finalmente, che la strada da fare è tutt'altra. Tsipras è un bravo comunicatore, nulla di più. Politicamente è un facsimile di Hollande".

"In questi giorni vedo tanta gente a sinistra spellarsi le mani perchè Cofferati è uscito dal Pd, sperano di fare una bella scialuppa e poterci salire sopra. Cofferati si lamenta della deriva che ha preso il partito che ha contribuito a fondare. Non è l'unico. Prima hanno fondato un non-partito, poi è arrivato l'apprendista stregone (Renzi) che gli sta dando lo sfratto. Siamo incompatibili. La sinistra Pd? Non ne parliamo, preferisco interloquire con un operaio che votava Lega Nord o confrontarmi con uno della destra sociale. A me non interessa avere un dialogo con chi fa parte di un ceto politico, con il quale non abbiamo nulla a che vedere".

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