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Quirinale, fumata nera anche al terzo voto. Renzi: "Auspico più ampia convergenza"

30 gennaio 2015 | 08.58
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Oggi potrebbe essere eletto il nuovo presidente della Repubblica. Alla quarta votazione con l'abbassamento del quorum a 505 voti Sergio Mattarella potrebbe tagliare il traguardo per il Colle più ambito d'Italia. Centristi pronti a sostenere il candidato del Pd. Forza Italia conferma scheda bianca anche per il quarto voto. Il premier: "Scelta interpella tutti, auspico più ampia convergenza". Pronti per la quarta votazione 563 elettori per Mattarella. Botta e risposta Brunetta-Boschi. Lotti: "Riforme anche senza Fi" /FOTO 1 -2. /LO SPECIALE

Quirinale, fumata nera anche al terzo voto. Renzi:

Mattarella 'vede' il Colle'. Già sabato mattina, con il quorum 'ridotto' alla maggioranza assoluta, potrebbe essere eletto il nuovo Capo dello Stato. In pole il candidato del Pd sul cui nome Renzi torna a insistere con un appello a tutte le forze politiche.

Nella seconda giornata di votazioni, si registra la doppia fumata nera, come previsto, anche al secondo e terzo scrutinio in cui non si raggiunge il quorum necessario di 673 voti. Le schede bianche al terzo voto sono state 513 contro le 531 del secondo voto. Con tutta probabilità a decidere sarà dunque la votazione di sabato mattina, fissata per le 9.30. Al quarto scrutinio, infatti, è sufficiente la maggioranza assoluta, ovvero 505 voti, mentre per i primi tre era richiesta quella dei due terzi.

"Finite le prime tre votazioni, siamo arrivati al momento chiave. Siamo di fronte alla concreta possibilità che una personalità autorevole e stimata da tutti, un servitore dello Stato come Sergio Mattarella, diventi il presidente della Repubblica con un voto ampio di settori della maggioranza e dell'opposizione parlamentare", sottolinea in serata il premier Matteo Renzi. "Non è una questione che riguarda un solo partito: la scelta del capo dello Stato interpella tutti, senza distinzioni. Per questo auspico che sul nome di Sergio Mattarella, presidente della Repubblica di tutti gli italiani, si determini la più ampia convergenza possibile per il bene comune dell'Italia", conclude il premier.

Le preferenze espresse nell'urna - Imposimato in 'testa' anche nel terzo scrutinio con 126 voti. Dopo di lui Vittorio Feltri, 56; Luciana Castellina, 33; Emma Bonino, 23; Stefano Rodotà, 22. I voti dispersi sono stati 70, le schede nulle 27; 969 i presenti e i votanti su 1009 aventi diritto. Infine una curiosità: il cantautore Francesco Guccini ha ottenuto 4 preferenze. Anche al secondo scrutinio il più votato è risultato Ferdinando Imposimato, che ha ottenuto 123 voti. Dopo di lui Vittorio Feltri, 51; Luciana Castellina, 34; Emma Bonino, 23; Stefano Rodotà, 22; Claudio Sabelli Fioretti, 14; il senatore Marcello Gualdani, 10; Romano Prodi e l'ex ministro Paola Severino, 5; Sergio Mattarella, 4; Pier Luigi Bersani, Anna Finocchiaro, Franco Frattini e Agostino Marianetti 2. Preferenze sono andate anche a Pagano, 7; Santo Versace, 6; Antonio Razzi e Sangalli, 4; Ezio Greggio, Guerra e Messina 3; Cimmino e Scognamiglio 2. I voti dispersi sono stati 61; 953 i presenti e i votanti su 1009 aventi diritto.

Le 'strategie' in vista del quarto scrutinio - Se il Pd resta unito sul nome di Sergio Mattarella, Forza Italia è pronta a mettersi di traverso. E conferma la sua linea, con i capigruppo alla Camera e al Senato, Renato Brunetta e Paolo Romani. ''Fi voterà scheda bianca alla quarta votazione - dicono - così come ha deciso ieri sera (giovedì, ndr) all'unanimità l'assemblea dei grandi elettori, svoltasi alla presenza del presidente Berlusconi''. ''L'uscita dall'aula - precisa il senatore Romani - era solo un'ipotesi''. Da Matteo Renzi arriva ''un appello francamente tardivo'', aggiunge il responsabile politico di Forza Italia Giovanni Toti.

Intanto Raffaele Fitto torna a riunire i suoi per decidere la strategia da tenere in vista del probabile sì di Alfano e della conferma della 'bianca' da parte di Silvio Berlusconi per Forza Italia.

Con il passare delle ore, in giornata, si è fatto sempre più forte il pressing del Pd su Angelino Alfano per convincerlo a convergere sulla candidatura di Sergio Mattarella al Colle. Il premier stesso ha incontrato alla Camera il leader di Ncd che ha visto anche il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Luca Lotti. Con il risultato che Area popolare, a quanto si apprende, sarebbe pronta a tornare sui suoi passi, facendo convergere i voti di Ncd e Udc sul candidato del Pd al Quirinale.

Mentre i Popolari per l'Italia già annunciano il voto per il candidato del Pd dal quarto scrutinio.

M5S scioglierà la riserva a ridosso del quarto voto. "Siamo al lavoro insieme ai colleghi della Camera per decidere la linea da tenere in vista della quarta votazione. Domani mattina (sabato, ndr) comunicheremo la nostra decisione", scrive in una nota il coordinamento dei senatori ex M5S.

La Lega da parte sua non offre spiragli. "Chi voterà un cattocomunista come Mattarella, compagno di Prodi e De Mita, non può pensare di far accordi con la Lega", avverte in un tweet il segretario federale della Lega Nord Matteo Salvini.

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