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Quirinale: il lascito di Napolitano, Mattarella punto saldo per riforme

31 gennaio 2015 | 18.17
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Il Presidente emerito della Repubblica costantemente presente a Montecitorio nei giorni della seduta comune. Saluti con senatori, deputati e ministri. Ieri l'incontro con Matteo Renzi e Angelino Alfano, moral suasion per arrivare ad un'elezione senza traumi

Quirinale: il lascito di Napolitano, Mattarella punto saldo per riforme

Un punto saldo per le riforme. E' il lascito di Giorgio Napolitano per il suo successore al Quirinale Sergio Mattarella, che l'ex Capo dello Stato affida ai cronisti prima di congedarsi da Montecitorio, dopo tre giorni che lo hanno visto molto presente nelle ore della seduta comune. Per senatori, deputati e ministri l'occasione per salutare l'ex inquilino del Colle dopo i nove anni di Presidenza e in vista della sua futura attività di senatore a vita.

Ma Napolitano, stando naturalmente bene attento a non travalicare limiti e prerogative istituzionali, ha approfittato della sua presenza alla Camera per esercitare una moral suasion che consentisse di arrivare senza traumi e sfilacciamenti all'elezione del nuovo Presidente.

Soprattutto ieri, nelle ore cruciali alla vigilia del voto decisivo di oggi, il senatore a vita non ha rinunciato a dispensare consigli e suggerimenti. Soprattutto incontrando il premier e segretario del Pd, Matteo Renzi, e il ministro dell'Interno e presidente del Nuovo centrodestra, Angelino Alfano, per favorire un riavvicinamento tra i due che portasse Area popolare a rivedere la decisione di votare scheda bianca e a far confluire le proprie preferenze su Mattarella. Cosa che alla fine è avvenuta.

ex Capo Stato contento per risultato che dimostra salto qualità politica

Così, dopo la proclamazione del neo eletto, Napolitano si dice "contento" per "un risultato superiore alle aspettative", segno di una "convergenza molto ampia, ben al di là delle forze del Pd e dei partiti che si erano pronunciati su Mattarella. E' un salto di qualità della politica".

Poi il giudizio finale prima di congedarsi da questa intensa tre giorni, che suona appunto come una sorta di lascito per il successore: "E' molto difficile dire cosa c'è di nuovo in una situazione così complessa e articolata, di sicuro c'è un punto di riferimento molto saldo con delle politiche di riforme coerenti con la Costituzione, anche di cambiamento della seconda parte della Costituzione, ma coerente coi suoi principi e indirizzi fondamentali".

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