Congratulazioni e sentiti auguri di buon lavoro. Silvio Berlusconi invia un telegramma al neo eletto capo dello Stato, Sergio Mattarella. Il suo messaggio è sincero, raccontano a palazzo Grazioli, perchè non ha mai messo in discussione curriculum e spessore dell'ex esponente della sinistra Dc. I tempi della legge Mammì sono lontani, il Cav è concreto e guarda con distacco anche Forza Italia che torna a dividersi proprio sul voto al padre del Mattarellum.
Contano le garanzie sulla sua piena agibilità politica e le aziende. Vediamo che succede, di certo non posso fidarmi al buio di Renzi, avrebbe detto ai suoi il leader forzista, deluso da tutti e tutto, sempre più convinto che ora bisogna ripartire, sparigliando le carte e rinnovando il partito. Una cinquantina di azzurri sono andati in soccorso ai renziani, dice il pallottoliere di Montecitorio, ma questo era stato messo in conto. Così come era stata messa in conto, dicono dalle parti di palazzo Grazioli, anche la 'giravolta' di Angelino Alfano. Berlusconi poi non ha bisogno dei sondaggi per capire che il partito arranca e si perde in lotte tra correnti. Per ora lascia fare, poi si farà sentire e chissà se quella 'rivoluzione azzurra' sempre annunciata, stavolta si farà. Qualcuno torna a scommettere su un nuovo partito più snello, stile 'Forza Silvio', meglio strutturato sul territorio.
I veleni e i rancori, in casa Fi, sono troppi, la resa dei conti ormai è inevitabile e il Cav è stanco dei continui litigi interni. Non è passato inosservato oggi in Transatlantico lo sfogo di una fedelissima come Mariarosaria Rossi, che ha attaccato chi ''ha trattato con Renzi portando a risultati disastrosi''. Che la tesoriera sia stata la prima a uscire allo scoperto per dare un segnale preciso a tutti? Difronte al doppio scotto subito da Matteo Renzi (Ha fatto come voleva lui sulla partita del Colle, va ripetendo ai suoi) e Alfano (che ha rotto l'asse con Fi), l'ex premier tace e medita le contromosse per un rilancio.
.jpg)
