Del tutto inaspettato. Una sorpresa che dimostra grande sensibilità da parte del neo presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che "invito, anche a nome della comunità ebraica di Roma, a visitare la Sinagoga, teatro dell'attentato del 1982 nel quale mio fratello Stefano morì". E' Gadi Tachè ad esprimere all'Adnkronos la sua commozione e sorpresa per la citazione del fratellino nel discorso d'insediamento del nuovo Capo dello Stato.
"Una sorpresa bellissima, francamente non mi aspettavo una dichiarazione di questo genere - dice ancora Gadi Tachè - mostra una grande sensibilità e credo che Mattarella lo abbia fatto per far presente come Roma e l'Italia siano state già colpite in modo grave dal terrorismo".
"Un gesto quello del presidente Mattarella che spero sia stato colto nel modo migliore - aggiunge - che venga recepito dalla tutta la comunità italiana. Giusto che dicesse 'bimbo italiano', perché a mio parere l'attentato alla Sinagoga è stato vissuto come un evento al di fuori dal contesto generale, un poco distante, mentre la verità è che è stato ucciso un bambino italiano di due anni nel cuore di Roma".