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Quirinale: Amato a Mattarella, lei rappresenta unità nazionale, mica un scherzo

12 febbraio 2015 | 18.36
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Alla 'Sapienza' il giudice della Consulta ricorda l'insegnamento di Bachelet e si rivolge direttamente al 'vincitore' della corsa al Quirinale. Applausi al riferimento al Capo dello Stato

Il Presidente Sergio Mattarella e Giuliano Amato
Il Presidente Sergio Mattarella e Giuliano Amato

Il 12 febbraio di 35 anni fa, nei locali della Facoltà di Scienze politiche, Vittorio Bachelet veniva ucciso dalle Br e oggi il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha reso omaggio all'allora vice presidente del Csm nella commemorazione svoltasi in una delle aule più grandi dello stesso edificio.

Il Capo dello Stato è stato accolto dal Rettore de 'La Sapienza' Eugenio Gaudio che ha ricordato la figura del docente Bachelet, così come ha fatto, nell'ambito della storia della facoltà, Fulco Lanchester, direttore del Dipartimento di Scienze politiche.

L'occasione fornisce l'opportunità di un inatteso 'siparietto' ai più alti livelli istituzionali, per così dire. Alla grande cattedra centrale dell'aula, quella dove si tengono le lezioni più affollate, siede anche Giuliano Amato, anch'egli in passato docente a Scienze politiche oltreché autore, fra i tanti libri (la bibliografia "essenziale" sul suo blog ne segnala 31 in tutto), di un importante manuale di Diritto pubblico.

Ad assistere, in platea, fra gli altri, il presidente dei senatori Pd Luigi Zanda, la presidente della commissione Antimafia, Rosy Bindi, che di Bachelet fu assistente e fu fra le prime a chiamare i soccorsi, Pierluigi Castagnetti, Claudio Petruccioli. Amato tiene un intervento a braccio prima della prolusione del vice presidente del Csm Giovanni Legnini, ad un certo punto 'interpella' direttamente il Presidente Mattarella.

Ricordando la lezione giuridica di Bachelet. Amato ad un certo punto parla dell'attenzione dedicata da Bachelet, docente di Diritto amministrativo, al tema di come "far condividere i fini perché ci possa essere il coordinamento dell'azione" nell'ambito dell'ordinamento e dei poteri statuali.

E' allora che il giudice costituzionale ed ex premier concorrente' fino all'ultimo nella corsa al Quirinale, dice, rivolto a Mattarella, e sottolineando quell'aspetto evidentemente ritenuto di ardua applicabilità, dell'insegnamento del giurista: "Lei è stato eletto Presidente e quindi rappresenta l'unità nazionale, mica uno scherzo...". Immediati gli applausi in sala per entrambi, il Professore e il Presidente che lo ha ascoltato in prima fila.

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