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M5S: ecco lettera delusi a Grillo, trasparenza su staff e introiti blog

27 febbraio 2015 | 15.02
LETTURA: 7 minuti

Inviata decine di volte, dal leader mai risposta. Poi lo strappo di Rizzetto, Prodani e gli altri. Nella missiva, in possesso dell'Adnkronos, si chiede anche lo stop alla pubblicità sul portale. E che l'iscrizione al sito del leader M5S non sia l'unico requisito per le candidature. Domani a Firenze la 'Leopolda' dei grillini delusi

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E' una lettera datata ottobre 2014, prima che il M5S perdesse altri pezzi in Parlamento. Una missiva diretta a Beppe Grillo, in cui si chiede chiarezza e si tenta di ricucire, ma a cui il leader del M5S non ha mai dato risposta. Eppure, assicura chi l'ha scritta e poi, successivamente, ha deciso di lasciare i 5 Stelle, sarebbe stata inviata decine di volte al fondatore del Movimento. La lettera, in possesso dell'Adnkronos, è firmata Walter Rizzetto, Aris Prodani, Mara Mucci, Sebastiano Barbanti, Tancredi Turco, Gessica Rostellato. Deputati che hanno dato poi vita ad 'Alternativa libera', e che domani saranno a Firenze tra altre decine di movimenti e associazioni per la prima 'Leopolda' dei delusi 5 Stelle. Nella missiva, tra le altre cose, si chiede maggiore trasparenza sullo staff, la certificazione delle votazioni e dei sondaggi e chiarezza sugli introiti del blog di Grillo, finestra sul mondo del Movimento. Su cui Rizzetto, Prodani e gli altri chiedono non passi più pubblicità.

"Ciao Beppe - si legge nella lettera - con la presente, in qualità di portavoce eletti alla Camera dei Deputati, ti giriamo una serie di quesiti ed una serie di richieste che ci giungono dai territori, da molti attivisti e da molti elettori del M5S. Proprio per il ruolo di portavoce che rivestiamo, non possiamo che inoltrare tali istanze a chi possa rispondere in maniera compiuta alle domande e a chi possa esaudire tali richieste". Sulla gestione del portale, gli ormai ex 5 Stelle chiedevano a Grillo di "pubblicare le liste degli iscritti certificati (o che comunque siano visibili)", che "ogni genere di votazione o sondaggio sia certificato da soggetto esterno" e che venisse "annunciato con anticipo e sia corredato da informazioni che permettano un voto consapevole. Auspicabile (su temi che lo permettano) proporre opinioni divergenti. Evitare assolutamente qualsiasi condizionamento al voto. Votazioni divise tra: strategie politiche o votazioni su persone (chiuse solo agli iscritti certificati) e sondaggi invece aperti a tutti i cittadini".

E ancora: "realizzazione sezioni documentate per permettere la condivisione dei documenti tra gli eletti ai vari livelli; possibilità per le singole commissioni parlamentari di proporre sondaggi in autonomia; Modifica del Lex", ovvero il sistema con cui gli attivisti intervengono sulle proposte di legge attraverso il blog; "non pubblicare le proposte di legge ed attendere i commenti con cui implementarle, ma fare il contrario. Aprire, quindi, discussioni specifiche sui temi proposti dagli eletti che raccoglieranno gli spunti sintetizzandoli nelle proposte di legge". Infine, "presentazione schede eletti (a tutti i livelli) con contatti, aree di interesse, attività svolta e soldi restituiti in modo che ogni eletto possa essere seguito e valutato in base al lavoro svolto (e non solo in base a quanto rendicontato)". Rizzetto e gli atri affrontavano poi il capitolo dello staff di Beppe Grillo, innanzitutto chiedendo "la pubblicazione della composizione, aree di competenza, ruoli, curricula dei componenti".

I delusi chiedevano poi al leader M5S di conoscere i "nominativi dei soggetti che scrivono gli articoli sul blog e di chi sia in possesso delle credenziali di accesso e pubblicazione; dichiarare chi, tra gli eletti (a vari livelli) sia in possesso delle credenziali di accesso al Blog e ai vari profili dei social network e sia autorizzato alla pubblicazione di post, articoli, etc.". Seguono le richieste di "eliminare ogni genere di pubblicità o promozione dal blog" e "pubblicare il fatturato derivante dalla pubblicità (nel caso in cui la richiesta al punto precedente non fosse presa in considerazione). Gli ex 5 Stelle chiedevano inoltre di "rimuovere ogni riferimento a profili quali Tze Tze e simili", riconducibili sempre alla Casaleggio associati. E "valorizzare attivamente il lavoro svolto dalle commissioni parlamentari M5S". Più chiarezza, poi, sugli staff comunicazione dei gruppi parlamentari, anche questi decisi dai vertici del Movimento. Nella lettera si avanzava la richiesta di "pubblicare in maniera esaustiva e trasparente curricula e compensi dei componenti i gruppi comunicazione di Camera e Senato" e "riorganizzare i due Gruppi in funzione di curricula e professionalità acquisite stabilendo gli obbiettivi e necessità", ma anche di "modificare a tal fine il 'Codice di Comportamento', portando la selezione e la scelta dei professionisti in capo ai gruppi parlamentari". Infine, "parametrare compiti e ruoli a ottenimento risultati e valutazione oggettiva".

Alcune richieste riguardano poi i meetup. Rizzetto e gli altri delusi chiedevano di valorizzarne il ruolo, "sia in fase propositiva che decisionale, e individuare dei principi organizzativi comuni" e "individuare assieme a tutti i meetup i problemi sorti nel corso degli anni (e mai risolti) e individuarne le possibili soluzioni da condividere in maniera omogenea". Sulle candidature e i rapporti dei parlamentari, o più in generale degli eletti, gli ex M5S ora Alternativa Libera, chiedevano a Grillo di "introdurre i necessari principi meritocratici nella selezione delle candidature; utilizzare limitazioni omogenee alle candidature a tutti i livelli (da decidere con votazione pubblica)". "La sola iscrizione al blog - si legge nella missiva - non può essere 'IL' requisito per la candidatura". "Essendo la partecipazione un principio fondante il M5S", Rizzetto e gli altri proponevano a Grillo di "dare il giusto peso a tale elemento", valutando "se permettere la votazione alle primarie non solo agli iscritti al Blog ma senza limitazioni". Creare, poi, "un organismo collegiale di garanzia (presente e previsto comunemente nell'associazionismo) con membri a rotazione (anche terzi) per vagliare diatribe interne, problemi ed espulsioni". I grillini delusi chiedevano infine al leader di "istituire delle periodiche riunioni tra Staff/Grillo ed i portavoce, ai diversi livelli, per ogni regione". Infine, confidavano in un incontro chiarificatore. "Certi di un tua pronta replica e della necessita di affrontare quanto prima le sopraelencate questioni - conclude infatti la lettera - ci rendiamo disponibili ad un incontro in tempi brevi".

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