cerca CERCA
Giovedì 28 Marzo 2024
Aggiornato: 10:52
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Giustizia: Di Pietro su blog Grillo contro responsabilità civile toghe

28 febbraio 2015 | 12.28
LETTURA: 4 minuti

Per l'ex pm di Mani Pulite il provvedimento "serve solo ad intimidire i magistrati e impedir loro di fare serenamente il proprio lavoro". In un anno di governo l'unico provvedimento sulla giustizia punisce chi fa i processi piuttosto di chi commette i reati.

 - INFOPHOTO
- INFOPHOTO

Antonio Di Pietro sul blog di Beppe Grillo contro il provvedimento sulla responsabilità civile dei magistrati, approvato martedì scorso alla Camera. In un lungo post, il presidente dell'Idv va all'attacco del "trombone Renzi" e critica punto per punto il ddl approvato. Che, a detta dell'ex pm di Mani Pulite, "serve solo ad intimidire" le toghe "e impedir loro di fare serenamente il proprio lavoro".

"Il Parlamento - esordisce Di Pietro sul blog - ha approvato la nuova legge sulla Responsabilità civile dei Magistrati. Subito tutto il mondo politico e giornalistico di regime, a cominciare dal solito trombone Renzi, ha gridato esultante 'finalmente giustizia è fatta', come se la colpa di tutto il malaffare che è stato scoperto in questi anni sia dei magistrati che hanno processato chi ha commesso i reati e non dei delinquenti che li hanno commessi".

Di Pietro si sofferma sui vari aspetti che contraddistinguono le misure e gli effetti reali che produrranno, "al di là degli annunci di goduria di chi in Parlamento l’ha approvato". Dunque fa il punto sulla 'responsabilità indiretta e obbligo di rivalsa'. Dopo averla spiegata ai follower del blog di Grillo, il presidente dell'Idv la sconfessa: "Direte: e va beh! Dov’è l’inghippo - scrive - Tutto sommato è giusto che il magistrato che sbaglia, paghi. Già! Peccato, però, che la nuova legge ha eliminato anche il cosiddetto 'filtro di ammissibilità' e, soprattutto, ha esteso i confini della 'colpa' a seguito della quale il magistrato deve essere obbligatoriamente condannato a risarcire i danni a favore di chi l’ha denunciato".

Dunque Di Pietro si sofferma sul filtro di ammissibilità, "nel senso che, d’ora in poi, non vi potranno più essere controlli preliminari di ammissibilità delle denunce ('filtro', appunto) contro i magistrati e quindi tutti coloro che avranno a che fare con le aule giudiziarie, potranno – indistintamente e senza che sia in alcun modo verificata preliminarmente la bontà e serietà della loro richiesta di risarcimento – denunciare asserite ingiustizie subite, con la conseguenza che, per ogni processo che si farà ad un delinquente, potrà esserci un processo che il delinquente farà allo Stato allo scopo di fermare il suo giudice".

Ma per l'ex magistrato, "quel che è più grave è che, con la nuova legge, sono stati ridefiniti i confini della 'colpa del giudice'". In sintesi, secondo Di Pietro, "anche in questo caso le conseguenze sono evidenti: il giudice, per non sbagliare, potrebbe non prendersi la responsabilità di emettere provvedimenti giudiziari soprattutto se trattasi di personaggi potenti in grado di criminalizzare in ogni modo il suo operato, con il risultato che tutti possiamo immaginare".

"Si badi bene - puntualizza poi il presidente dell'Idv - la responsabilità civile dei magistrati non deve essere scambiata con la responsabilità penale dello stesso. Anche costui, infatti, da sempre è responsabile se commette un reato, come qualsiasi altra persona e quindi non è mai stato, come invece l’hanno dipinto specie ultimamente, una persona che può commettere impunemente qualsiasi reato (peraltro a differenza di molti parlamentari che negli anni di Tangentopoli, sfruttando l’art. 68 della Costituzione, hanno conseguito non solo l’immunità ma anche l’impunità!)".

Segue la stilettata al premier, con un paragrafo del post dedicato alla "riforma della giustizia secondo Renzi". "Il presidente del Consiglio, sin dal primo giorno di governo - ricorda Di Pietro - ha detto che avrebbe riformato la giustizia per meglio combattere la corruzione ed ogni tipo di criminalità".

"Ad oggi, però (ovvero ad oltre un anno dall’inizio del suo mandato) il governo Renzi e la sua maggioranza parlamentare hanno fatto una sola cosa in materia di giustizia: appunto la legge sulla responsabilità civile dei magistrati che - secondo il presidente dell'Idv - serve solo ad intimidirli e impedir loro di fare serenamente il proprio lavoro (oltre che a riempire ancor di più i tribunali di cause strumentali e avventate)".

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza