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Salvini: "Non mi serve chi attacca la Lega da dentro e sono stufo di occuparmi di beghe"

05 marzo 2015 | 14.00
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Il leader leghista ha incontrato Tosi: "Almeno non abbiamo litigato...". Il sindaco: "Non ho deciso di lasciare il partito ma commissariamento non è accettabile". Regione Veneto, nasce gruppo pro-Tosi

Salvini:

"E' andata bene, è stata una chiacchierata utile e sono contento perché almeno non abbiamo litigato". Così il segretario federale della Lega Nord, Matteo Salvini, al termine dell'incontro oggi a Milano con il sindaco di Verona Flavio Tosi, un faccia a faccia arrivato dopo la riunione del consiglio federale della Lega che aveva chiesto al sindaco di Verona di scegliere tra la sua Fondazione e l'adesione al Movimento.

"Oggi è una bella giornata - ha aggiunto Salvini - anche perché ho in mano gli ultimi sondaggi che dicono che Luca Zaia vince qualunque sia la coalizione che lo sostiene". "Continuo a ritenere che Tosi possa essere una risorsa per il futuro se rimarrà in Lega. Tuttavia - ha concluso il numero uno del Carroccio - non gioco al Lotto e non faccio previsioni".

"Sono incazzato ma lucido" ha detto il sindaco di Verona che ha definito così il suo stato d'animo dopo aver visto Salvini. Si è trattato, ha spiegato, di un incontro "interlocutorio perché resta il fatto che il commissariamento di lunedì ha lasciato il segno. Oggi parlerò al consiglio nazionale della Liga Veneta, dopo di che può succedere di tutto". ''Non ho deciso di lasciare la Lega, ho incontrato oggi il segretario federale e stasera ci sarà una riunione della Liga Veneta" ha poi specificato a Sky Tg24 hd. E prima di entrare alla riunione ha avvertito: "Il commissariamento non è accettabile".

In serata Salvini è tornato a commentare la vicenda ai microfoni di Radio Padania Libera. Con "tutta la pazienza e la buona volontà, sono stufo di occuparmi di beghe", ha affermato il leader leghista. La Lega viene "attaccata" da più parti, inclusi "quei rompicoglioni dei centri sociali", il presidente del Consiglio Matteo Renzi e il leader dell'Ncd Angelino Alfano. Quindi, "se qualcuno attacca la Lega da dentro non mi serve" ha scandito il segretario.

"A me piacerebbe - ha continuato Salvini - che Luca Zaia vincesse di tanto e che la squadra fosse la più allargata possibile. Io cerco di essere il più inclusivo e includente possibile, ma non posso permettere che la Lega finisca sui giornali per queste menate, che non interessano a nessuno".

"O andiamo avanti un mese a questionare tra Tosi e Zaia - ha aggiunto rispondendo a un ascoltatore - cosa che mi fa perdere tempo e pazienza, oppure si sceglie un veneto che decide fra veneti. Il cosiddetto commissario è Paolo Dozzo, che ha la tessera della Lega in tasca dal 1983. Non arriva da Milano né da Torino, ma da Treviso". "Quindi - ha concluso - se ci si mette d'accordo bene, altrimenti, se qualcuno ha voglia di fare un favore alla Moretti o a Renzi, questo qualcuno non va d'accordo con Matteo Salvini".

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