Il ministro dell'Interno, parlando a Firenze a margine del convegno di presentazione di Expo 2015: "L’obiettivo finale è quello di realizzare un evento in piena sicurezza". E sottolinea: "Bisogna separare chi prega da chi spara"
"Noi abbiamo prova in tutta Europa di presenza di terroristi o di aspiranti terroristi. Questo è un dato della cronaca purtroppo, non della storia, e abbiamo visto i terroristi realizzare una terribile cronologia del terrore in maratone, strade, metropolitane, musei, redazioni dei giornali. Nessun Paese può dirsi a rischio zero". Lo ha detto il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, parlando a Firenze a margine del convegno di presentazione di Expo 2015.
In Italia, ha aggiunto Alfano, "noi non abbiamo tracce di minacce specifiche, certamente lavoriamo con tutte le espulsioni necessarie e ieri abbiamo realizzato l’ultima, quella dell’imam della provincia di Lucca". "L’obiettivo finale è quello di realizzare un evento, quello dell’Expo, in piena sicurezza", ha detto tra l'altro il ministro sottolineando: "Credo che il dialogo interreligioso sia la strategia fondamentale, bisogna separare chi prega da chi spara, se avremo dialogato bene con chi prega avremo più forza per combattere chi spara".
Alfano ha fatto poi presente che "finora ho espulso 26 sospettati di radicalismo violento. Proprio ieri ho espulso l'imam di Lucca per evitare che continuasse un'opera di incitamento all'odio". "Noi abbiamo individuato delle chiare evidenze di azioni di radicalismo e di radicalizzazione estrema e anche di proselitismo. In tutti i casi non si può inneggiare all'odio nel nostro Paese", ha aggiunto riferendosi al cittadino marocchino di 33 anni, residente a Capannori, imbarcato ieri pomeriggio su un volo per il Marocco dopo che la polizia aveva eseguito l'ordinanza di espulsione.
