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Fi: Verdini tace, fedelissimi in stand by 'non faremo come Fitto'

31 marzo 2015 | 15.02
LETTURA: 3 minuti

I parlamentari vicini al principale artefice del Nazareno escludono una scissione e assicurano: "Non facciamo nessuna sponda con Raffale, se mai ci ha indebolito, perchè radicalizzando lo scontro sulle riforme, ha contribuito a distruggere patto con Renzi, rendendo impossibile un asse con noi"

Denis Verdini - INFOPHOTO
Denis Verdini - INFOPHOTO

"Che fine ha fatto Verdini?". Se lo chiedono in tanti tra gli azzurri. Da tempo il principale artefice del Nazareno non parla. Non è che sia mai stato loquace con i giornalisti, ma il suo silenzio dura dal giorno del 'documento dei 17' sulle riforme, firmato da tutti i parlamentari critici verso la gestione Brunetta del gruppo alla Camera e del nuovo corso di Forza Italia, tutto opposizione a Matteo Renzi. Per ora, l'ex coordinatore nazionale del Pdl, preferisce starsene in disparte e continuano a circolare le voci di una possibile scissione dei suoi fedelissimi, giocando di sponda con i 'fittiani'. E il momento della verità potrebbe arrivare, quando le riforme costituzionali approderanno per il rush finale al Senato, dove i numeri sono sempre traballanti per la maggioranza di governo.

Ma chi conosce bene Verdini assicura che non lascerà il partito e farà valere le sue ragioni all'interno, cercando sempre il dialogo diretto con Silvio Berlusconi. ''L'unità di Forza Italia? Tutto è nelle mani del presidente Berlusconi, solo lui ha il potere di farlo'', vanno ripetendo, infatti, i verdiniani, come il deputato Ignazio Abrignani. In realtà, nel partito dove si respira sempre un clima di veleni, gira un'interpretazione precisa sul silenzio del capo dei 'nazareni': "Verdini attende le regionali e, se la situazione dovesse precipitare, alla fine andrà con Fitto o gli presterà i parlamentari che servono per formare gruppi autonomi".

Una voce, quest'ultima, che i verdiniani considerano messa in giro ad arte da alcuni della cerchia ristretta del Cav e che smentiscono: "Se mai, Verdini è stato indebolito da Fitto, perchè a forza di sparare contro il Nazareno ha contribuito a distruggere questo patto, rendendo impossibile un asse con noi".

(Adnkronos) - ''Abbiamo una linea del tutto opposta ai 'ricostruttori': noi vogliamo le riforme, mentre loro votano contro'', dicono in coro i fedelissimi del senatore azzurro. Più volte, raccontano, Verdini avrebbe fatto presente a Fitto di aver intrapreso la sua battaglia per il rinnovamento interno del partito nella maniera sbagliata, radicalizzando lo scontro sulle riforme.

Oltre alla linea sulle riforme, ci sarebbero malumori anche nei confronti della Lega salviniana. I fedelissimi del senatore azzurro, infatti, non vedrebbero di buon occhio un asse blindato con il Carroccio alle regionali, che consegnerebbe Fi a essere minoranza al Nord.

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