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Corruzione: Senato dice sì a ddl, pene più dure e torna il falso in bilancio /Adnkronos

01 aprile 2015 | 20.31
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Soddisfatto Renzi: "Ce la stiamo mettendo tutta contro il malaffare". Il no di M5S e Forza Italia, Monti attacca il Patto del Nazareno. Orlando: "Abbiamo rischiato e vinto". Ora il testo passa alla Camera. Per Ncd la prova che la maggioranza di governo tiene

Il ministro della Giustizia Andrea Orlando - INFOPHOTO
Il ministro della Giustizia Andrea Orlando - INFOPHOTO

Pene più dure, potenziamento degli strumenti di indagine, torna il reato di falso in bilancio /Infografica. Dopo un confronto a tratti particolarmente accesso, dal Senato arriva il primo sì alla legge anticorruzione, che ora passa all'esame della Camera. Un testo che nasce anche da una proposta presentata il primo giorno di legislatura dall'allora senatore Pietro Grasso, poi diventato presidente dell'Assemblea di Palazzo Madama.

"Aumentano le pene per i reati di mafia, viene reintrodotto il falso in bilancio, l'Anac avrà più potere, le pene saranno più severe per la corruzione nella Pubblica amministrazione", riassume, soddisfattissimo, il presidente del Consiglio, Matteo Renzi. Alla fine i sì sono 165, i no 74 gli astenuti 13. Favorevoli i partiti della maggioranza, contrari, con motivazioni diametralmente opposte, M5S e Forza Italia, astenuta la Lega.

"Siamo quelli che hanno affidato a Raffaele Cantone la guida dell'Anac, quelli che con il decreto Madia hanno previsto i commissariamenti per gli appalti pilo­tati come nel caso dell'Expo e del Mose. Lo avevamo promesso a dicembre, lo ripetiamo sempre, chi ruba paga e restituisce fino all'ultimo centesimo", dice ancora il premier.

il no di M5S e Forza Italia

"Un ringraziamento sentito ai senatori del Pd e degli altri partiti che hanno approvato questa legge -dice ancora Renzi- Adesso il testo arrivi presto alla Camera e venga approvato in via definitiva. Contro il malaffare e la corruzione noi ce la stiamo mettendo tutta. Fare ostruzionismo e dire sempre di no è un inganno che forse funziona il tempo di un click ma che gli elettori sanno sempre riconoscere"

"Tra le tante misure, ne ricordo due: l'allungamento dei tempi della prescrizione -fa eco il capogruppo del Pd al Senato, Luigi Zanda- e la reintroduzione del falso in bilancio. Sarebbero sufficienti queste due norme per aprire uno spiraglio di luce nella durissima guerra contro la corruzione e per meritare il voto anche dei senatori del Movimento 5 Stelle. Capisco il metodo di affidarsi ai sondaggi ma il Parlamento è cosa diversa".

"Per noi è pannicello caldo", replica il deputato M5S Danilo Toninelli. Forza Italia parla invece di provvedimento anticostituzionale, che altera l'equilibrio del sistema sanzionatorio e non tiene conto dell'evoluzione dei fenomeni corruttivi.

Orlando, abbiamo rischiato e vinto - Monti attacca il patto del Nazareno "Abbiamo rischiato e abbiamo vinto. Sapevamo che c'erano posizioni diverse e articolate e che potevamo correre dei rischi in questo passaggio ma siamo andati avanti comunque. Questo è il risultato", commenta invece il ministro della Giustizia, Andrea Orlando. "Il voto di oggi ha rappresentato un importante banco di prova per la maggioranza e per il governo", dice il sottosegretario alla Giustizia Enrico Costa. Da segnalare il duro attacco al patto del Nazareno da parte dell'ex premier Mario Monti: "Ho grande rispetto personale nei riguardi di Silvio Berlusconi ma l'aver il presidente del Consiglio stipulato un patto fondamentale con una persona condannata in terzo grado per un reato fiscale, e non facente più parte del Parlamento in conseguenza di questa condanna", è stato un passo falso. "Il presidente Renzi ha dato infatti l'impressione al Paese di considerare più importante avere l'appoggio per le riforme costituzionali e la legge elettorale, che non trasmettere un forte significato di lotta all'evasione fiscale e alla corruzione".Il testo approvato inasprisce le pene principali e accessorie per i reati contro la pubblica amministrazione (corruzione, indebita induzione, peculato). Sono previsti obblighi di riparazione pecuniaria, attenuanti in caso di collaborazione utile alle indagini, scambi di informazioni tra giudice amministrativo, pubblico ministero e Autorità anticorruzione. Per quanto riguarda il falso in bilancio si distinguono le false comunicazioni sociali delle società quotate dai fatti di lieve entità, che tengono conto della natura e delle dimensioni delle società, e prevedendo la non punibilità per fatti di particolare tenuità.

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