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Corruzione, Senato: fino a 5 anni per falso in bilancio società non quotate

01 aprile 2015 | 10.13
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Primo sì del Parlamento alle norme contro la corruzione, il voto di scambio, il falso in bilancio e riciclaggio. L'aula del Senato ha dato il via libera al ddl con 165 sì, 74 no e 13 astenuti. Le misure /Infografica

(foto Infophoto)
(foto Infophoto)

Primo sì del Parlamento alle norme contro la corruzione, il voto di scambio, il falso in bilancio e riciclaggio. L'aula del Senato ha dato il via libera al ddl con 165 sì, 74 no e 13 astenuti. Soddisfazione è stata espressa dal Premier Matteo Renzi in un tweet: "Approvata legge #anticorruzione: stretta sui reati di mafia, falso in bilancio, aumentano pene per corruzione PA #lavoltabuona".

Durante la mattinata, l'Aula di palazzo Madama aveva approvato l'art.8, con 124 si, 74 no e 43 astenuti, che fissa per il reato di falso in bilancio per le società non quotate, con pene da uno a cinque anni. Quindi l'art.9 con 146 sì, 95 no e 8 astenuti, per l'introduzione nel Codice civile degli articoli 2621-bis e 2621-ter sui fatti di lieve entità nella valutazione delle false comunicazioni sociali nelle società non quotate.

L''art.10 del provvedimento, che modifica l'articolo 2622 del codice civile e fissa la pena della reclusione da tre a otto anni per gli amministratori di società quotate che si siano resi responsabili di false comunicazioni sociali, è stato approvato con 182 voti a favore, 85 contrari e 48 astenuti, mentre l'art. 11 ha ottenuto 205 sì, 56 no e un astenuto. Nel testo, si regolano le multe, in termini di quote azionarie, per i responsabili di falso in bilancio. Il testo passa ora alla Camera.

Intanto, il capogruppo del Movimento 5 Stelle in commissione Giustizia al Senato, Enrico Cappelletti solleva dubbi sulla regolarità delle votazioni e denuncia: "La legge sull'anticorruzione è falsata dal voto di pianisti, che si esprimono per senatori assenti e il presidente Grasso non annulla le votazioni". Per l'esponente pentastellato, "molti emendamenti, anche migliorativi, non vengono approvati sul filo del rasoio per 1-3 voti" e avverte: "Il M5S ha già scoperto un 'pianista' che ha votato per il senatore Tarquini (Fi), assente in aula, ma di fronte alle denunce del M5S, Grasso non annulla votazioni palesemente irregolari". "E' assurdo - afferma Cappelletti -. Un paradosso totale: si vota una legge che vorrebbe contrastare l'illegalità che è falsata dall'irregolarità del voto sugli emendamenti. Come se si volessero contrastare i furti e vengono ignorate le denunce puntuali di chi individua i ladri".

Il senatore Franco Mirabelli, capogruppo del Pd nella commissione Antimafia, critica invece la linea seguita dal M5s: "Deve far riflettere - afferma - il fatto che i Cinque Stelle, dopo aver fatto finta per mesi di volere le norme anticorruzione, oggi hanno persino votato contro alla reintroduzione del falso in bilancio". Gli italiani "devono sapere che i grillini hanno votato con chi il falso in bilancio l'aveva cancellato. Insomma dopo aver demonizzato il patto del Nazareno, pur di combattere il governo, i Cinquestelle si sono ridotti a fare da ruota di scorta di Forza Italia nel contrastare le norme anticorruzione".

Pronta la replica dei pentastellati: "il Pd dichiara il falso e gioca alle tre carte", affermano dalla commissione Giustizia del Senato i senatori Cappelletti e Maurizio Buccarella: "Ci siamo astenuti sull'articolo 8 che riguarda la non possibilità di effettuare intercettazioni per le indagini su società non quotate in borsa, tra le quali cooperative 'rosse' e 'bianche' e fondazioni politiche che fanno girare milioni di euro", spiegano. "Ci siamo astenuti dopo che sono stati bocciati tutti i nostri emendamenti che prevedevano il massimo di pena a 6 anni e la possibilità di effettuare intercettazioni per indagini di falso in bilancio anche su società non quotate, cooperative e fondazioni politiche". Infine, "abbiamo votato 'no' all'articolo 9 relativo alla 'tenuità del fatto', perché l'introduzione di questa fattispecie abbinata all'entrata in vigore domani del decreto legge sulla depenalizzazione dei reati, può annullare l'introduzione del reato di falso in bilancio pur 'soft' in questo disegno di legge". Ciò che "esce da una finestra rientra nell'altra". Chi prende in giro i cittadini onesti è il Partito Democratico", concludono Buccarella e Cappelletti.

Alla querelle si aggiunge una denuncia che arriva dai fuoriusciti dal M5s, i senatori del gruppo Misto, Fabrizio Bocchino, Francesco Campanella, Monica Casaletto, Francesco Molinari e Luis Alberto Orellana, per mi quali: "Siamo al teatro dell'assurdo". In pratica, spiegano, "i pochi iscritti (solo 27mila) che hanno risposto alla chiamata del M5s e si sono pronunciati in Rete per un voto contro il ddl anticorruzione lo hanno fatto sulla base di informazioni fuorvianti fornite dal blog di Beppe Grillo". Il reato di "scambio politico-mafioso e l'autoriciclaggio non fanno parte di questa legge, come invece sostiene il blog, parlando addirittura di una riduzione della pena". "Perché - aggiungono - scrivere simili falsità? O siamo di fronte a un errore, seppure marchiano, oppure si tratta di una strategia precisa per orientare gli iscritti al voto contro. Tertium non datur". A questo punto, si chiedono i senatori, "come si regoleranno i senatori M5s in Aula? Davvero voteranno seguendo le indicazioni della Rete, ingannata ad arte dalle 'tavole della legge' del blog?".

Il provvedimento è invece sulla strada giusta per il sottosegretario alla Giustizia Cosimo Ferri, che lo definisce "uno strumento valido che contribuirà a rafforzare la prevenzione e il contrasto della corruzione nel nostro paese". Ora, scrive in Ferri una nota, "occorre lavorare per un cambio di mentalità e per una cultura della legalità che sradichi fenomeni ed abitudini sbagliate in favore di atteggiamenti e stili di vita tesi al convinto rispetto delle regole". Il Parlamento e il governo "stanno lavorando con dedizione a questa causa, che ritengo debba essere un traguardo ed un obbiettivo per tutti coloro che hanno a cuore il Paese: e' un passo importante e sono sicuro che l'impegno contro la corruzione si farà sempre più intenso".

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