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Italia-Santa sede: domani Mattarella dal Papa, primo incontro con Bergoglio/Adnkronos

17 aprile 2015 | 20.08
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Con il Capo dello Stato la figlia Laura e cinque nipoti. Terrorismo, immigrazione, povertà, crisi economica i temi probabilmente al centro del colloquio. Poi l'incontro con il segretario di Stato Pietro Parolin e la visita alla Basilica di san Pietro

Italia-Santa sede: domani Mattarella dal Papa, primo incontro con Bergoglio/Adnkronos

Primo incontro con Papa Francesco per il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che finora non ha avuto contatti neanche informali con il Sommo pontefice. Avverrà domani mattina alle 10 in occasione della visita di Stato in Vaticano, un segnale di attenzione che viene riservato da Oltretevere al nuovo inquilino del Colle.

Cerimoniale secondo il protocollo tradizionale ma anche tenendo conto dello stile e della personalità dei due interlocutori. Mattarella arriverà alle 9.40 nel cortile di San Damaso e sarà accolto dal prefetto della Casa pontificia, monsignor Georg Ganswein, e dall'ambasciatore italiano presso la Santa sede, Daniele Mancini.

Con il Capo dello Stato ci saranno la figlia Laura e i cinque nipoti: Sergio, Manfredi, Pier Giorgio, Costanza e Maria Chiara (non Lauro che ha solo due anni). Un intreccio tra tre generazioni e un legame quindi tra anziani e giovani costantemente richiamato nell'insegnamento di Bergoglio. Particolarità anche nell'abbigliamento, visto che il Presidente e i componenti della delegazione italiana (tra gli altri il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, e i consiglieri del Quirinale) non indosseranno il frac ma un normale abito scuro. Anche qui in sintonia con il Pontefice, che sin dalla sera della sua elezione si è sempre presentato in pubblico indossando semplicemente l'abito bianco senza mozzetta.

temi senza agenda prefissata, attenzione ad emergenze mondiali

Mattarella salirà quindi nel Palazzo apostolico e nella sala del Tronetto ci sarà l'incontro con Papa Francesco. Nella biblioteca di quest'ultimo si svolgerà il colloquio privato, che, come avviene in questi casi, non avrà un'agenda prefissata, al contrario di quanto previsto solitamente negli incontri internazionali.

Probabile che il confronto tra i due tocchi temi legati all'attualità e alle rispettive sensibilità: la minaccia terroristica e i conflitti aperti in varie aree del mondo, con le ricadute drammatiche sulla libertà religiosa e i flussi migratori; l'emarginazione e la povertà; i problemi legati alla crisi economica e le conseguenze prodotte sull'occupazione e la vita delle famiglie; le questioni politiche con un particolare richiamo ai comportamenti etici e morali, viste le parole ferme pronunciate contro mafia e corruzione sia dal Santo padre che dal Capo dello Stato.

Questioni che troveranno particolarmente attento il Presidente della Repubblica, come cattolico ma ancor prima come rappresentante dello Stato laico, in coerenza con una cultura politica che ha sempre fatto prevalere la funzione istituzionale sulle convinzioni legate al cosiddetto foro interno.

terzo colloquio con Parolin in due mesi

Terminato il colloquio a due, Mattarella presenterà al Papa il suo seguito, quindi verranno pronunciati i rispettivi discorsi ufficiali. Dopo lo scambio dei doni ed il congedo nella sala del Tronetto, il Capo dello Stato raggiungerà la seconda loggia del Palazzo Apostolico, per l'incontro con il segretario di Stato Pietro Parolin, il terzo tra i due dopo quello avvenuto a febbraio in occasione della cerimonia per l'anniversario dei Patti lateranensi e quello di poche settimane fa in occasione del pranzo con i cardinali italiani di nuova nomina Edoardo Menichelli e Francesco Montenegro.

Al colloquio saranno presenti anche il ministro Gentiloni, l'ambasciatore Mancini e il segretario generale della Presidenza della Repubblica, Ugo Zampetti, mentre da parte vaticana il segretario per i Rapporti con gli Stati, monsignor Paul Richard Gallagher, ed un rappresentante della segreteria di Stato. Al centro del confronto i temi legati all'attualità internazionale e nazionale, senza tuttavia entrare nelle questioni italiane che attengono più ai rapporti tra la Cei e il governo. Anche in questo caso al termine dell'incontro ci sarà la presentazione delle rispettive delegazioni, quindi il Capo dello Stato incontrerà il corpo diplomatico accreditato presso la Santa sede, introdotto da un saluto del cardinale Parolin.

Mattarella raggiungerà poi la basilica di san Pietro, per una visita di carattere culturale e spirituale, accolto e accompagnato dal cardinale Angelo Comastri, arciprete della basilica, e da una rappresentanza di canonici. Quindi al termine, presumibilmente poco prima delle 13, gli onori ricevuti sul sagrato, prima del rientro al Quirinale. Intanto questa sera il Capo dello Stato, come da tradizione, ha ricevuto il Gran Collare dell'Ordine Piano, consegnatogli nella sede della Presidenza della Repubblica dal sostituto per gli Affari Generali della Segreteria di Stato vaticana, monsignor Giovanni Angelo Becciu.

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