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**Immigrati: Renzi a Ue, impegno su distruzione barconi e raddoppio Triton**

21 aprile 2015 | 16.42
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Alla vigilia del Consiglio Ue straordinario convocato giovedì a Bruxelles il premier chiede "passi in avanti". Domattina il presidente del Consiglio interviene in Parlamento

Matteo Renzi - INFOPHOTO
Matteo Renzi - INFOPHOTO

"Interventi nei Paesi d'origine, distruzione dei barconi, raddoppio di Triton, ricollocazione d'emergenza condivisa tra tutti i Paesi, collaborazione con le Nazioni unite, sforzo comune alle frontiere meridionali della Libia". Sono gli "impegni concreti che proveremo a puntualizzare nelle ore che ci separano dal Consiglio europeo di giovedì". Alla vigilia della riunione straordinaria di Bruxelles sull'immigrazione, Matteo Renzi chiede all'Europa di compiere i primi passi concreti sull'emergenza immigrazione. Il premier riferirà al Parlamento domattina, alle 9 alla Camera e alle 10,30 al Senato, sul consiglio europeo straordinario convocato dopo il naufragio nel Canale di Sicilia.

"Le donne e gli uomini che stanno salvando vite umane nel Mediterraneo ci rendono orgogliosi dell'Italia e di quello che stiamo facendo. Ma ieri per la prima volta l'intera Europa si è mostrata attenta e solidale, con alcuni con alcuni impegni concreti che proveremo a puntualizzare nelle ore che ci separano dal Consiglio europeo di giovedì", spiega il presidente del Consiglio elencando i singoli temi su cui intervenire in un post pubblicato sul suo profilo Facebook.

"Siamo in presenza di un fenomeno per certi aspetti inedito, ma per altri tristemente già visto ai tempi della tratta degli schiavi -prosegue Renzi-. Criminali che prendono soldi lucrando sulla carne umana: solo l'Italia ne ha arrestati oltre mille. Gli sciacalli tornino a casa: la demagogia non serve, è il tempo della politica". Per il premier, "se davvero finalmente alle parole scritte corrisponderanno fatti concreti per l'Europa sarà un primo passo. Ma la strada da fare è ancora tanto lunga: davanti al dolore dell'Africa e agli schiavisti del ventunesimo secolo non è possibile voltare la testa dall'altra parte. L'Italia c'è e sta facendo ciò che stiamo vedendo consapevole di portare sulle spalle secoli di valori e di civiltà".

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