L'ex capogruppo dem: "La gente mi chiede: litigate con la Camusso e imbarcate pezzi di centrodestra, che cosa succede?". Rispetto per personalità come Letta e Prodi, non si possono "liquidare con giudizi sommari"
La scissione del Pd sarebbe ''un errore enorme", ma altrettanto sbagliato sarebbe ''cadere tutti in un indistinto partito della nazione'', che "imbarca Bondi e Verdini". Roberto Speranza critica la direzione di marcia impressa al Pd da Matteo Renzi, pur non mettendo in discussione la volonta' della minoranza di restare nel partito.
"Sono convinto -dice a In mezz'ora- che l'orientamento della maggioranza di noi è rimanere nel partito per fare una battaglia politica. La scissione sarebbe un errore enorme. Il Pd è il progetto politico di questo secolo. Dobbiamo misurare il Pd sulle cose che fa, sulle cose che riguardano la vita dei cittadini. Fuori dal Pd c'è il disastro, c'è la foto inquietante di Berlusconi, Salvini e Grillo. Voglio dare forza al Pd, non ho mai avuto in testa l'idea di fare una scissione di cui mi dà fastidio perfino il suono stesso della parola", mette in chiaro Speranza.
Eppure, il Pd "non è solo Renzi", ma anche altre personalita' come "Prodi e Letta, di cui occorre avere rispetto e non liquidare con giudizi sommari: penso possano avere l'idea di un Pd alternativo. Penso che Prodi e Letta, che non possono essere ritenute due persone con idee marcatamente di sinistra, ritengano un errore cadere tutti in un indistinto Partito della Nazione". "Sarà una mia fissazione ma un partito che perde il contatto con il mondo del lavoro e imbarca ceto politico proveniente dal centrodestra -avverte Speranza- mi preoccupa molto. La gente, quando vado in giro a fare iniziative, mi chiede: il Pd litiga con la Camusso e imbarca Bondi e Verdini, ma cosa sta succedendo?".