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Vitalizi: Carra, M5S non conoscono fatti, usino mia foto in manette...

07 maggio 2015 | 19.27
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L'ex deputato del Pd si difende e ricorda quando il 4 marzo del 1993, in piena Mani Pulite, venne fotografato in manette mentre lo portavano dal carcere all'Aula del tribunale di Milano: "Se proprio vogliono esporre una mia foto, usino quella di allora, che fece rabbrividire i grillini dell'epoca...".

Enzo Carra
Enzo Carra

"Non capisco io cosa c'entri. Ai grillini dico che si informino prima di parlare. Non ho rancori verso nessuno, ma sono evidentemente mortificato da una situazione in cui viene esibita la mia foto. Allora, se proprio ne vogliono una, usino quella con gli schiavettoni ai polsi al tribunale di Milano, che fece rabbrividire i grillini dell'epoca...''. Dopo il via libera della Camera all'abolizione dei vitalizi per gli ex parlamentari condannati, Enzo Carra non ci sta a fare la parte del privilegiato della casta. L'ex portavoce del leader Dc, Arnaldo Forlani, parla all'Adnkronos e respinge al mittente le accuse dei M5S, che hanno pubblicato on line la la sua foto insieme a quella di Silvio Berlusconi e Cirino Pomicino con la scritta "grazie al Pd i pregiudicati continuano a incassare".

L'ex parlamentare ricorda quando il 4 marzo del 1993, in piena Mani Pulite, venne fotografato in manette mentre lo conducono dal carcere all'Aula del tribunale e avverte: ''I cinque stelle, evidentemente, non conoscono i fatti. Non ho rancori verso nessuno, ero e resto tranquillo. E' bene, però, chiarire che sono stato eletto per la prima volta nel 2001, otto anni dopo la condanna per l'inchiesta di Tangentopoli da parte dottor Di Pietro sulla Dc di cui sono stato portavoce fino al '92 in base all' articolo 371 bis del codice penale. Come ha considerato il pool di Milano, sono sempre stato assolutamente estraneo alla questione delle tangenti. Per una mia etica personale, ho deciso di non cedere alle offerte del procuratore Di Pietro e ammettere che io sapessi chi intascava delle tangenti, perchè questo non era il mio mestiere".

"Mi sono preso una condanna volontariamente -assicura Carra- che avrei potuto evitare come proposto dal pm, solo se avessi indicato i tangentisti, ma non ero in grado di farlo".

accettato condanna volontariamente, assolutamente estraneo a tangenti

(Adnkronos) - "Mi sono preso una condanna quindi -spiega Carra, protagonista del cosiddetto scandalo delle 'manette spettacolo'- a un anno e 4 mesi con il beneficio della non iscrizione nella fedina penale per evitare quello che i giuristi chiamano il commodus discessus. Qualche anno dopo ho chiesto la riabilitazione che mi è stata data nel 2004. Non capisco ora cosa io c'entro. Nel 2001 i miei elettori sapevano chi ero. E all'epoca della condanna ero un privatissimo cittadino, nel '93 sono tornato a fare il lavoro di giornalista che ho sempre fatto per tutta la mia vita".

Carra ricorda di aver "votato convintamente la legge Severino" e ai grillini che gli ricordando di percepire un vitalizio di 3.979 euro nonostante una condanna per false dichiarazioni, replica: ''Io ho il vitalizio, perche' ho fatto 3 legislature piene, ho pagato fino in fondo tutti i miei contributi. Se poi vogliamo togliere il vitalizio a tutti, si può fare, ma lo tolgano a tutti, anche ai grillini del futuro...", conclude.

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