Il leader del Movimento 5 stelle batte il 'ferro caldo' del reddito minimo garantito, dopo la marcia Perugia-Assisi, estendendo l'attacco alle associazioni dei lavoratori
"Se l'avessero voluto l'avrebbero già fatto il reddito di cittadinanza. Manca la volontà politica, non vogliono i sindacati, ci sono gli ammortizzatori sociali". Il leader del Movimento 5 stelle, Beppe Grillo, batte il 'ferro caldo' del reddito minimo garantito, dopo la marcia Perugia-Assisi, estendendo l'attacco alle associazioni dei lavoratori. All'appoggio di Nichi Vendola, che ha rivendicato la battaglia ''antica e moderna'' portata avanti da Sel sul reddito minimo garantito, si aggiunge anche l'apertura dell'esponente della minoranza Pd, Stefano Fassina.
''Credo che ci siano tutte le condizioni per trovare unità su una proposta di reddito di inserimento'', afferma il deputato del Partito democratico. ''Certo, è utile confrontarsi, ma oggi la priorità è evitare che l’intervento del governo sulla scuola aumenti la disoccupazione e faccia arretrare la scuola".
La proposta di 780 euro di reddito minimo sostenuta e rilanciata dal M5s, "va nella direzione giusta'', sostenie Fassina. ''Il punto fondamentale, oltre le risorse, è fare in modo di cambiare anche la politica economica del Paese. l’obiettivo dev’essere quello di un lavoro di cittadinanza. Quindi il reddito minimo, di cittadinanza o di inserimento, come lo vogliamo chiamare, dev’essere uno strumento che aiuta, ma non che ci fa rinunciare al lavoro", conclude l'ex vice ministro dell'Economia.
